Quando non va, te ne accorgi appena apri gli occhi e sei seduta sul letto.Hai quel coperchio grigio che ti preme sulla testa e quel peso sullo sterno per cui ti manca l'aria.Quando non va, te ne accorgi subito. Ho avuto una notte agitata, sogni che non ricordo, o che riaffiorano a flash, ma di cui ti rimane la chiara sensazione di disagio che ti hanno lasciato.Improvvisamente ne riaffiora uno.C'è una nuova attrazione : una grossa bellissima costruzione cilindrica a vetrate che ruota. Mi chiedo che ci sarà di così divertente, visto che ricorda le attrazioni dei parchi giochi, ma è lì che so che voglio salire . E' elegante, da adulti, semplice e curiosa.Ad alta voce dico che non mi interessa, ma vorrei proprio salireQuesta è la prima sensazione.Voglio salire lì, anche se è una bambinata, ma adoro a volte lasciarmi andare così, so che mi divertirei anche se per altri è una sciocchezza ; ma mi sento frustrata perchè non lo posso fare per la paura di essere giudicata o di rimanere delusa.Faccio il giro della città in un ingorgo folle: sono arrabbiata per il livello di prepotenza e maleducazione degli altri automobilisti. Cavolo! che hanno tutti!!! Mi ritrovo lì all'attrazione con mio fratelllo ( che è poco più che adolescente)e decido di salire.Sono tutti adulti e scopro che occorre un biglietto che non ho e non so dove si compra. Ecco ora che avevo deciso , devo rinunciare per foraza.Un turista gentile con consorte ne ha uno in più e me lo cede sorridendo. Io lo passo a mio fratello perchè voglio che provi lui questa esperienza e ci rinuncio per farlo felice. Ma il marchingegno parte , il controllore smette di chiedere i biglietti e io rimango lì. E' una regressione all'infanzia il giro che compie su se stessa la costruzione .E' bello essere lì!Ma poi iniziano a servire il pranzo e io so che non posso partecipare,non ho i soldi. Mi sento cenerentola e mi arrabbio. Che cosa ci sto a fare qui!!! Non posso condividere con gli altri le cose piu semplici. Sono tagliata fuori. Voglio scendere.E poi quel maledetto telefono di mio marito che continua a squillare!! Chi è che lo disturba in piena notte per lavoro durante le nostre ferie! Mi sveglio.Sono seduta sul letto, sto ancora mettendo a fuoco il fatto che mi sono svegliata, ma sono ben cosciente che oggi non andrà.
Disperata.mente
Quando non va, te ne accorgi appena apri gli occhi e sei seduta sul letto.Hai quel coperchio grigio che ti preme sulla testa e quel peso sullo sterno per cui ti manca l'aria.Quando non va, te ne accorgi subito. Ho avuto una notte agitata, sogni che non ricordo, o che riaffiorano a flash, ma di cui ti rimane la chiara sensazione di disagio che ti hanno lasciato.Improvvisamente ne riaffiora uno.C'è una nuova attrazione : una grossa bellissima costruzione cilindrica a vetrate che ruota. Mi chiedo che ci sarà di così divertente, visto che ricorda le attrazioni dei parchi giochi, ma è lì che so che voglio salire . E' elegante, da adulti, semplice e curiosa.Ad alta voce dico che non mi interessa, ma vorrei proprio salireQuesta è la prima sensazione.Voglio salire lì, anche se è una bambinata, ma adoro a volte lasciarmi andare così, so che mi divertirei anche se per altri è una sciocchezza ; ma mi sento frustrata perchè non lo posso fare per la paura di essere giudicata o di rimanere delusa.Faccio il giro della città in un ingorgo folle: sono arrabbiata per il livello di prepotenza e maleducazione degli altri automobilisti. Cavolo! che hanno tutti!!! Mi ritrovo lì all'attrazione con mio fratelllo ( che è poco più che adolescente)e decido di salire.Sono tutti adulti e scopro che occorre un biglietto che non ho e non so dove si compra. Ecco ora che avevo deciso , devo rinunciare per foraza.Un turista gentile con consorte ne ha uno in più e me lo cede sorridendo. Io lo passo a mio fratello perchè voglio che provi lui questa esperienza e ci rinuncio per farlo felice. Ma il marchingegno parte , il controllore smette di chiedere i biglietti e io rimango lì. E' una regressione all'infanzia il giro che compie su se stessa la costruzione .E' bello essere lì!Ma poi iniziano a servire il pranzo e io so che non posso partecipare,non ho i soldi. Mi sento cenerentola e mi arrabbio. Che cosa ci sto a fare qui!!! Non posso condividere con gli altri le cose piu semplici. Sono tagliata fuori. Voglio scendere.E poi quel maledetto telefono di mio marito che continua a squillare!! Chi è che lo disturba in piena notte per lavoro durante le nostre ferie! Mi sveglio.Sono seduta sul letto, sto ancora mettendo a fuoco il fatto che mi sono svegliata, ma sono ben cosciente che oggi non andrà.