DELIRI PSICHEDELICI

da Elogio del culo


Metaforicamente il culo è un formidabile grimaldello espressivo per scassinare la cassaforte arrugginita della nostra Cultura, che è vecchia, stantia, polverosa, muffita, accademica, elitaria, noiosa, triste, piagnona, quaresimale, punitiva, lugubre, cipigliosa, catastrofista, funeraria e lassativa. Inteso come lo intendo io, cioè quale stilema semantico sinonimo di gioia e liberazione e non di colpa e dannazione, è eversivo e non istituzionale come quelli esibiti in TV o dai colleghi catartici e purgativi, è un potente deragliatore ideologico degli aberranti valori consacrati dell'ordine costituito, un gioioso vademecum di libertà al cui confronto le opere di Kropotkin, Bakunin, Suvarov e Stirner sono malinconici regolamenti di Polizia, è il simbolo Contro per eccellenza, contro le Convenzioni, l'Ufficialità, il Perbenismo, l'Establishment, il Politically Correct, un allegro e giocoso Vessillo di rabbia, rivolta, ribellione, profanazione, provocazione, dissacrazione, disubbidienza, trasgressione, scandalo, opposizione, dissenso, rivoluzione ecc.In una parola la sua idea è Libertà, la sua immagine Verità, la sua essenza Anarchia!                                                         Tinto Bras