Solitudine..siamo tutti molto soli, legati dall'illusione dei corpi..Sento tutti lontani, dalla mia testa soprattutto.La distanza dagli altri è qualcosa di incolmabile.I miei pensieri sono soli, a volte nemmeno io riesco a gestirli:vanno da soli, invadono tutto, crescono, si allontanano sempre di più tanto da non riconoscerli miei. Mi sembrano dei corpi estranei che vengono a visitarmi per poi riprodursi all'infinito. Intaccano ogni angolo di me, non riesco a fermarli e a capirli. Diventano sempre più altro da me come se si riproducessero senza il mio consenso. Ho paura, mi tolgono l'ossigeno, mi paralizzano ma mi rendono viva..
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qual'è il confine tra normalità e pazzia? cosa avverte una persona al limite della pazzia? Come può esserci una cura? è un percorso irreversibile e per me una conquista in un desolante panorama di gente che vede solo in una direzione.Si..la pazzia ti da la sensazione di possedere il caos, la frammentarietà che ci circonda..La bellezza della pazzia è poter vedere la realtà da un'angolazione diversa, nuova, provare la vertigine di vedere ciò che sfugge agli occhi delle persone normali..come davanti ad un quadro cubista..si ha la sensazione di possedere ogni parte seppur non ci sia unità..
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oggi ti ho detto che vorrei essere l'acqua in cui sei immerso. Nuota in me, togli la schiuma del dolore, le più piccole bolle d'aria. Non voglio essere contaminata da niente, solo dal tuo sudore che si spande nella mia freschezza. Rifletterò la tua immagine, la deformerò. Rimani dentro di me, sarai più leggero. Galleggia o lasciati andare sul fondo, potrò fare di te ciò che voglio..cullarti tra le mie onde o entrarti nei polmoni fino a farti annegare. Sarà una dolce morte: ti lascerò sul fondo, sarò dentro di te per sempre senza evaporare. Sarò sempre di più..giorno dopo giorno e ringrazierò la luna..
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vorrei costruirti...si..come fossi un edificio. Un corpo gotico, pieno di guglie rosse. Senza porte, impenetrabile ma trasparente.. Con i pilastri di cristallo, si..precario ma prezioso. Un cuore di velluto verde smeraldo che batte fino ad esplodere. Un corpo teso verso l'alto ma sporco come l'inferno.. io un acquazzone che ti pulisca..
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Ti ho bevuto..eri troppo forte per stare in quel bicchiere.Troppo intenso per accontentarti di un vetro che ti contenesse. Sei sceso giù come l'acqua di una cascata. Mi hai resa tranquilla, rilassata, distesa, hai ucciso ogni mio pensiero. Voglio ubriacarmi di te fino alla morte del mio fegato. Concimerò per sempre le viti, pesterò i suoi frutti per darti vita ogni anno e sapere di averti mio fino al rene..
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Inviato da: ioperfezionista
il 01/08/2006 alle 20:44
Inviato da: Fenix.Trinitars
il 26/07/2006 alle 13:47
Inviato da: lobos85
il 23/06/2006 alle 10:04