...Grattacielo della mia paura tu sei...Ho le vertigini ma è troppo bello star così in alto per tirarsi indietro. Voglio scalarti dai vetri, scivolare in basso e tornare all'inizio ogni volta che non avrò più forza nelle gambe e nelle braccia. Non soccorrermi, rimani lì immobile a specchiare il cielo nei vetri sporchi del mio sangue. Sarai un'opera d'arte ed io..un pennello usato e ormai buttato via.
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l'unica nostalgia che ho è quando sentivo che la mia testa non faceva parte di me, non gestiva nulla di me, non mi comandava..mi sento terribilmente cambiata, perchè si apprezzano le cose quando sono ormai passate? ricordo la mia timidezza ai limiti del normale..le mie fisse per ragazzi senza senso..il mio sentirmi fuori luogo sempre..il mio sentirmi sempre al di sotto di tutti..il mio sparire improvviso per vaghe ed improvvise sensazioni di percepire la vita dei miei pensieri.mi infastidivo degli occhi su di me, della poca considerazione che davo a me stessa..voglio tornare indietro..vivere per sempre i miei 14 anni..
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ho pensato al buio..l'assenza di luce annulla i contorni delle cose...eppure ci sono..lì ferme ad intralciare i nostri passi rischiando di farci cadere.è il buio a renderci inermi, a farci immaginare uno scenario intorno a noi, è il nutrimento della nostra fantasia più di quanto non crediamo.se tutto fosse illuminato, se vedessimo tutto..non avremmo motivo di immaginare..il buio è ciò che ci sfugge, l'incontrollabile perchè informe e senza sostanza. non si può avere sempre luce, chiarezza...il buio mi abbaglia di più di un raggio di sole estivo..mi scotta, mi invade impaurendomi. ho bisogno del buio per illuminarmi, ho bisogno della luce per nascondermi.
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non comprendo spesso quale legge governi i miei pensieri..se una legge non-legge, irrazionale, imprevedibile, paurosa o una legge precisa..chiara, confortante. sono inquieta..tremendamente tesa verso una meta di cui non riesco a decifrarne i contorni.. sento di possedere tutti i mezzi per uscire da questo indefinibile stato..poi improvvisamente cado giù, sempre più in basso, lotto col mio super-io...cercando di trovare un appiglio che mi conforti. tutto una corsa senza senso...tristemente consapevole di non riuscire a dare tutta me stessa...frenata da questa incessante lotta tra i miei impulsi. ieri passeggiavo in una strada illuminata dalla penombra..mi sentivo pienamente nel mio habitat, come fossi un animale. ho goduto dell'odore della notte, del mistero del vento, del buio tra gli alberi.perchè lì stavo bene?se avessi avuto con me un quaderno lo avrei riempito tutto..sono malata di libertà..e lì nessuna catena a parte quella della sensazione di appartenere a quel luogo.non ho nessuna paura..a parte quella di non riuscire a metter fine alle mie macchinazioni mentali sempre più intricate e senza senso. e se il senza-senso fosse il senso delle cose? cerchiamo il senso solo per confortarci..quando non lo troviamo crediamo di perderci.il non-senso anima le cose.siamo noi che dobbiamo dare un senso ad esso, ad un caos che ci destabilizza.
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Inviato da: ioperfezionista
il 01/08/2006 alle 20:44
Inviato da: Fenix.Trinitars
il 26/07/2006 alle 13:47
Inviato da: lobos85
il 23/06/2006 alle 10:04