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Alcune volte penso che nella vita non ci si abitua alla morte mai.

Oggi, scrivo dopo essremi ubriacata davanti alle dipendenti... oggi, è finito un ciclo della mia esistenza è morto il mio gatto Ariele, un anima che per anni mi ha seguito, mi ha accompagnato sempre denhtro e fuori la mia misera esistenza. Brindo o meglio ho brindato a lui, gatto che graffiava il mio ex marito, che mi ha adorato fino alla fine.

La morte è un processo, lungo e difficile.

Ti ho amato più di una persona, più di quegli esseri dotati di pensieri e di parola che non mi hanno mai confortato... tu hai reso i miei dieci anni più difficili una vita vivibile ora che sei andato mi mancherai da morire... per sempre...

Vorrei dirti tutto quello che in una carezza nel tuo pelo morbido, non ti ho detto... che sei stato compagno di vita, più di qualsiasi altro essere vivente... non s come farò senza di te perchè essere, non  è facile in qualsiasi momento della tua vita dei pensieri...

Grazie per avermi accompagnata, a te devo meno solitudine di quello che ho vissuto fin ora, a te con il tuo sguardo giallo devo l'amote incondizionato, alle tue unghe devo il cuore la strenua difesa al mio cuore spezzato.

So che nessuno mi amerà come te e io non amerò nessuno come te, perchè tu anche se eri solo un gatto, eri un compagno vero di questa misera esistenza.

Grazie per aver visuto i miei silenzi come un compagno fedele... oltre la vita... oltre la morte.

Al lupo!

Il giorno seguente il lupo andò a casa del Porcellino Medio e bussò alla sua porta. "Chi è?" chiese.

"Tuo fratello" rispose il lupo.

Ma il Porcellino Medio sapeva che non si trattava del fratello e non aprì al lupo.

Così questi sbuffò stizzito e buttò giù la casa del Porcellino Medio.

La casa di legno cadde e il lupo se lo mangiò... ... 

Post N° 37

Post N° 35

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L'autobus fantasma...

Sogno:

Sono tornata a casa alle 4.30 questa mattina

1 gennaio 2009 mi sono quasi addormentata subito... Il risveglio tra le lacrime... un sogno...

Mi trovavo su un autobus che si femava ad una fermata classica dell'autobus, aveva i finestrini abbassati e lì fermo alla fermata il mio ex marito, ci siamo toccatti la mano, palmo a palmo e guardati...

l'autobus è ripartito e io ho spinto il pulsante per la fermata successiva sono scesa e c'era lui, ci siamo abbracciati. L'autobus ha ripreso la sua corsasenza di me che sono rimasta lì in quella fermata... con il mio ex marito.

Mi sono svegliata piangendo perchè mi rendevo conto nel sogno che era un sogno e che io nella realtà, nella mia vita NON sono scesa dall'autobus, anzi sono sopra l'autobus della mia vita che corre verso il futuro...

forse l'autobus è un fantasma...

il fantasma del passato e in parte è il futuro.