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Analisi tecnica settimanale dell'11 giugno


Settimana di recupero per il nostro Fib che ha trovato un rimbalzo (poco convincente devo dire) che lo ha quantomeno allontanato dalla pericolosissima zona di minimi a 12500. Tecnicamente si tratta di un rimbalzo, con l'oscillatore stocastico in ipercomprato a 85 e resistenza a 13600 che ha tenuto egregiamente. Gli indicatori Di+ e Di- che seguiamo costantemente non sono riusciti ad invertire la tendenza ribassista, anche se hanno attenuato la pressione e molti sistemi si sono girati long, ma pronti a re-invertire la rotta al minimo starnuto di qualche politico che ricomincia a ostacolare il processo di risanamento. Le bande di Bollinger si sono strette abbastanza e preannunciano una esplosione di volatilit che, molto probabilmente, coincider con le elezioni greche e la crisi del debito scoppiata in Spagna. Questa settimana, perciò, mi attendo abbastanza movimento. Dax (Xetra: - ) non convince e Bund lascia il canale rialzista molto ripido che lo ha accompagnato dai minimi di marzo quando stazionava sulla media mobile a 200 gg. Qualche segnale di potenziale ripresa lo si vede anche sul petrolio che sembra voler trovare una base dalla quale ripartire sul 50% di Fibonacci tracciato dai minimi del 2009 sui massimi di maggio 2011. Sul fronte valutario l'EURUSD ha reagito molto bene ma è stato fermato dalla banda mediana poco al di sopra di 1,26 e l'EURJPY è ancora molto debole con la stessa conformazione grafica, tanto da preoccupare non poco la banca centrale giapponese che, chiss , potrebbe meditare un intervento. E di interventi delle banche centrali si è sentito parlare molto in questa settimana, quasi a preannunciare la esistenza di un "piano B" da mettere in pratica in caso di elezioni in Grecia che portino il partito anti-Euro al governo. Per la prossima settimana quindi restiamo molto guardinghi, partendo da una positivit di fondo che si è venuta a creare questa settimana a seguito del rimbalzo ma che non ci ha convinto moltissimo. Saremo pronti a girarci in caso di ingresso di segnali short sui nostri sistemi che non si sono visti neanche ieri, sullo scivolone di apertura. I segnali long hanno tenuto, quindi, ma il quadro si è indebolito al punto da renderli fragili.