mezzanottemmezza

ANONIMI E CAVI (pt.1)


Intanto ringrazio il sedicente anonimo che sostiene di debuttare con i VNP (perchè brutto nome? è la pubblicità di RTL102.5 machissenefrega.. l'importante è che ci si diverta) alla Soc.Stradivari di Cremona, in via Milano -ecco, diciamo tutto così facciamo pubblicità agli amici-.. MAPERCHECAZZONONTIFIRMI???? ..se non l'avessi capito a me le lettere anonime non piacciono. Anche se deponessi una rosa rosa (ne dubito, a meno che tu non sia indiscutibilmente donna) domattina sul tuo parabrezza, simbolo di affetto e stima, la rosa rosa -inteso di colore- e non il parabrezza, almeno un biglietto così en passant te lo lascio. InZomma, noi narcisisti esibizionisti educati siamo fatti così. Può darsi cmq che venga, se mi fate fare un pezzo del mio repertorio forse ancora più probabile.. a patto che torni da Milano -voglio andare in Triennale e poi a farmi due giri- in orari non impossibili.. ok? MA TI FIRMI LA PROSSIMA VOLTA!! E qui intanto fermo il punto. ed ora..: LA VITA SEGRETA DEI CAVI (pt.1)Una delle frasi più famose di una della band più famose di uno dei generi musicali popolari più famosi -leggasi Rolling Stones- dice à peu près così: "...but what can a poor boy do, except play in a R'n'R band?.." ovvero "che minchia può fare un ragazzo senza un soldo, se non suonare in una band di rocchenroll?". Questa frase poi nel '77 è pesata non poco nell'avvento del Brit Punk, ma non tergiversiamo. Il punto è un altro. Noi squattrinati, che non nascevamo in centro in case di ricchi facoltosi e non avevamo automobili vere o peggio ancora inventate, non ci potevamo permettere strumenti meravigliosi nei quali far confluire il sacro fuoco dell'arte, anzi dell'Arte, quella stessa che dentro i nostri corpi provati da ciukke colossali ardeva. I flight case con doppio scappellamento urticante erano di là dal venire, per non parlare delle vere e non tarocche LesPaul.. ai tempi, cari miei, il dollaro pesava da bestia, e quello che vedevamo dietro le vetrine, ben sottochiave peraltro, dei vari LuckyMusic, Messaggerie, ma anche dei + ruspanti Cavalli o Scaramuzza, era fonte di immani frustrazioni, pippe mentali e sbavate controvento. Ogni piccola spesa era soppesata al bilancino, e così anche i maledetti cavi del titolo di cui sopra. Ogni gruppo che si rispetti -o rispettasse- aveva questa borsa o zainetto che dirsivoglia. Il telonato in questione veniva battezzato con i nomi più bislacchi eppure ovvi, da "La Borsa Magica" a "Secchio di Diarrea", e in esso riponevamo le creature meno propense al dialogo che mai abbiano condiviso con noi l'amore per la pentatonica, ovvero I CAVI. Si badi bene, non i cavi di potenza, quei cannon/cannon uscite sbilanciate da 3 Kg a matassa che poi avremmo incontrato con l'evoluzione del nostro suono e le prime dilapidatissime entrate. Sto parlando dei famigerati jack/jack, che incontravano il nostro favore per varie motivazioni.. (continua)