mezzanottemmezza

CE N'EST QU'UN DEBUT (e quaderni marroni)


Ecco quindi che la band dei City Kaos si appropinquava al debutto, sul palco dell'ITIS "J.Torriani" di Cremona. Fine anno scolastico 1988, o giù di lì.. c'è chi sostiene che fosse intorno al 2 giugno, festa della Repubblica (sfoderiamo un po' di superficial cultura). Come detto, preparammo in qualche maniera i brani:* Crossroads versione Cream, che per gli infedeli che non sanno è l'apoteosi del rockblues, il brano sul quale Eddy Van Halen ha imparato a suonare la chitarra facendolo girare a 16 rpm, mica fringuelli..* Rollin' and Tumblin' -un omaggio al Clapton di Further on up the road, composto dal sottoscritto insieme al Demaldè, trascinante il giusto ..in seguito venne cambiato e riarrangiato, ma è un'altro paio di maniche-.* uno strumentale senza nome, su un giro assolutamente casuale del Diste, credo..* Cocaine (note più avanti).* Sweet home Chicago, tanto per gradire. La scelta dei brani fu fatta in aprile, con l'acqua alla gola e il terrore di sputtanamenti abissali di fronte all'Istituto intero. In particolare Cocaine si prestava bene allo scopo: mi mi re mi / mi re.. e tanti saluti. Massimo risultato col minimo sforzo. L'unica era che il popolo bue non la conoscesse.. Così non fu. L'interpretazione lasciava a desiderare, sia ben chiaro, inesperti come eravamo. Il climaxx raggiunto però sul coro finale, con 400 teppisti urlanti nella sala cinema, fu fantastico, delirante, esplosivo.. tutto assolutamente perfetto. Dopo, Sweet Home scivolò sul velluto ed io raccolsi a braccia aperte il trionfo dell'incoscenza. Quel giorno gli scrutini di quel gran figliendrocchia del prof.Peri mi gambizzarono, insieme ad un gelato da 1/2 kg., ingozzato insieme all'amico Mauro Bernardi a Pontevico -BS-, con conseguente congestione apocalittica. Da grande sicuramente non avrei fatto il chimico industriale, e forse nemmeno il cantante, ma una delle due cose mi sarebbe proprio piaciuta.. ahah..MADO ps ah sì ancora due cose.* Il quaderno marrone - sopra c'era tutto il mio scibile, blues e non: accordi di chitarra, testi, fogli incollati.. tutto quanto. Era il retro del quaderno di elettronica, ma come si può intuire, scrissi di più dall'altra parte.. nel riesumare questi ricordi è riaffiorato come per magia da una scatola.. Lì sopra c'era la scaletta di quei giorni epici e festosi. L'ho voluto immortalare così in foto, stasera.* Il Diste suonò con il piano jackato ad un amplificatore che lasciò un segno nella mia vita.. a tal proposito, di ciò discorrerò la prossima volta: ARMADI SONORI.