mezzanottemmezza

ARMADI SONORI (in Panda 45)


Ennesima premessa: questo post l'ho scritto tre volte tre.. e alloraaaa!! continuate a cancellarlo?? ma che vi ha fatto, dico io!! ..ormai lo so a memoria!!Il presente, in riferimento al post 29, è comunque dedicato alla Sig.ra Lori.. mica si tratta di scheletri nell'armadio.. non sono il Sen. Giulio A., io!!! Il pezzo di mobilia acustica in questione è comunque un bel tronco di suo.. facendo a ritroso il cammino fino ai giorni dell'88, il Diste tastierista suonò sul palco dell'esordio con un ampli inguardabile, ove inseriva in ordine composto le note del suo scafandro a tasti. In verità in verità vi dico: l'Uomo aveva un cruccio. Settimane prima, nello smontare la strumentazione dal palco ove si stava esibendo con altri loschi figuri, spostò la cassa e la testata dell'amplificatore rotolò rovinosamente per terra.. Essendo valvolare e pure calda, la frantumazio illegictima rese inservibile il tomo nella foto (o almeno simile; se ne vede un altro alle spalle di Sua Santità Eric C. nel video di Yer Blues, andate e linkatevi..). Marco, che non si sapeva nemmeno da dove venisse 'sto cimelio e quanto l'avesse (forse) pagato, decise così di disfarsene e io, che non ho vergogna nemmeno del Signore in Croce, lo pigliai gratis et amore Dei. L'armadio sonoro aveva un nome: FENDER BASSMAN Per i patiti, note teNNiche: Nome: Bassman 100 (1972-1977) - Silverface piggyback head - four 12" speakers (hai letto bene.. 4 coni da 12"), 100 Watts/RMS Peso: vaccamerdaporca datemiunamanostronzi (frase tipica) Dimensioni in altezza: 160 cm circa testata compresa (hai letto bene pure questo) Dimensioni in larghezza: Bagagliaio della Panda 45 (quello della Uno era già più stretto).. e allora.. LA PANDA 45 BLU BLUES Acquistai la vetturetta strausata nel'87 -era dell'82- e la tenni fino al 91.. eheh assolutamente inaffidabile ma la amavo.. la traditrice, come i migliori amici, mi lasciò a piedi infinite volte, festivi e feriali.Il bello della sua forma Giugiaresco-elettrodomestica era che, essendo praticamente una scatola con ruote e motore (il glorioso 903cc della 127), aveva spazio infinito all'interno di un bagagliaio che definire Euro zero è sarcastico. Il sedile posteriore in effetti era una sorta di amaca, con due tubolari alle estremità sup. e inf.; per restare fisso e solidale all'auto un gancino dietro lo schienale lo fissava al pianale. Agganciavi Sganciavi Piegavi Arrotolavi Mettevidaparte. Stop. Era tutto lì, altro che dieci airbag. [NdA: la rapidità di trasformazione del suddetto sedile mi portò spesso in camporella ahah una volta a Stagno Lombardo (CR) il buon Beppe Noci agricoltore rischiò di impallinarmi .. ma questa è una nota Off Topic!!!] Una volta che l'ampli fu caricato da me insieme al Riccardo Porro da Cremona, amico con velleità alcooliche, iniziò il viaggio di ritorno, costellato da una striscia di tot bianchi da 500 lire bevuti praticamente in ogni bettola lungo il tragitto.. un epopea di 34 km.. Il mostro ferito, nonostante la nostra poca lucidità, fu spinto nella mia cantina, in attesa che dagli Stati Uniti, direttamente dalla CBS/Fender arrivasse lo schema elettrico della testata morta. La richiesta fu fatta via Fax (giuro.. internet vivo come ora era ben al dilà della comprensione comune.. non c'erano manco i cellulari) e, incredibile a dirsi, nel giro di breve tempo arrivò una busta dagli States.. La testata, una volta riparata, necessitò di un'ulteriore aggiunta: 4 valvole 6L6 Fender.. un salasso!! Lo provai.. il primo ronzìo sparì quasi subito, insieme ad un vago mortifero odore di bruciato, e rimasi solo col mio microfono ed una chitarra tipo Les Paul (credo Arirang, roba coreana). Il suono che ne uscì era perfetto. Caldo, emozionante, potente, pulito. Anche troppo, visto il soggetto che ci doveva sputare dentro.. Fantasmagorico. A questo punto dell'edificante storiella testè narrata, va da sè che uno si chieda: "ma che fine ha fatto l'ingombrante scatolone, che adesso varrà pure i suoi bei 5 barra 6 mila euri???".. PUBBLICA AMMENDA Cosa volete, io di ampli ne sapevo poco, e dopo due anni spesi bene in un garage adibito a sala prove a casa del Davide Mazzera (personaggio al quale verrà dedicata una mia prossima tiritera), decisi di sbarazzarmene. Mi misi di buzzo buono, lo ripitturai, lo feci ricromare.. e lo portai così dal Gran Sultano della Deflorazione Stellare (eufemismo), tale Cavalli di Castrezzato (BS).. Egli, il Califfo dell'Affar Suo, il Visir del Ricarico, sbavando mi propose uno scambio.. e io accettai, affranto e stanco delle manovre fatte nel tempo per portare a spasso il Bambinone. Me ne andai con un microfono AKG (nuovo) e una batteria Roland 505 (usata). Morale della storia: Si dice che spesso la coglionaggine alberga nelle menti migliori, ma dopo un po' se ne va. Nel mio caso, vista la pletora di minchiate fatte negli anni, credo che sia rimasta lì, latente e radicata.. una sorta di malaria. Au Revoir MADO