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TRACCIE DI PASSATO


  Proviamo a immaginare che la nostra civilta' improvvisamente si estingua,e che dopo migliaia di anni vengono ritrovate nostre traccie da una nuova civilta' in via di sviluppo:leggendo le nostre cronache di aerei che volano,macchine telecomandate e armi di distruzione di massa non penserebbero forse che si tratta di miti?In testi come il Mahabharata, il Samarangana Sutradara, il Ramayana, la Mahavira Chiarita, vengono dettagliate Guerre nucleari, armi micidiali e sconosciute, velivoli incredibili che solcano il cielo, teoria della relatività, fusione dell’atomo, combinazione di leghe metalliche, insospettabili conoscenze metallurgiche: tutti argomenti che sembrano tratte da opere di fantascienza o mitologiche narrate da poeti fantasiosi. Ma quando l'archeologia scopre uno strato di ceneri pesanti, radioattive che copre un’area di una decina di chilometri quadrati nel Rajasthan, India, circa 18 km a ovest di Jodhpur. Un sito che da qualche tempo è stato accertato che vi è un tasso molto elevato di difetti alla nascita e di cancro in quella zona;che i livelli di radiazioni registrati dagli strumenti degli investigatori sono così elevati che il governo indiano ha finito per isolare la regione.Scavando in questo sito e' stata riportata alla luce una città antica dove sembrano apparire le prove che un’esplosione atomica di migliaia d’anni fa, da 8000 a 12000 anni, distrusse la maggior parte degli edifici e probabilmente uccise mezzo milione di persone. Alcuni archeologici stimano che la bomba nucleare utilizzata dovesse essere all’incirca delle dimensioni di quelle esplose sul Giappone nel 1945. Il Mahabharata descrive chiaramente un’esplosione catastrofica che sconvolse il continente. Io credo sia ’ molto sconvolgente immaginare che qualche civiltà possedesse una tecnologia nucleare, tanto prima di noi. La cenere radioattiva aggiunge credibilità agli antichi racconti indiani che descrivono una guerra atomica .La domanda sorge spontanea:quante volte nel tempo conflitti nucleari possono avere imperversato e distrutto l’umanità nel remoto passato? Possiamo noi, oggi, ripercorrere nuovamente lo stesso terribile errore? Scriveva il filosofo Santayana, "Chi dimentica il proprio passato è destinato a ripeterlo"