per non smarrirmi

E mentre... (a ferragosto)


[...e_mentre...]
E mentre mi lamento del mio lavoro, così stancante e assurdo... E mentre cerco un senso a tutti i miei gesti quotidiani... E mentre cerco un motivo per non sentirmi una scheggia delle stelle, persa nell'universo... E mentre m'accorgo che mi prostituirei per un sorriso sincero... E mentre fa troppo caldo, la bibita non è abbastanza fresca... E mentre cerco di capire se il mio stipendio basta a pagare tutte le mie mollezze inutili... E mentre, come un cane, mendico una carezza...Sotto l'ombrellone di ferragosto, si parla (quasi sempre di lavoro, di soldi o di figli) e si cerca di sfogare qualche tensione. Dietro una mangiata inutile, dietro una nuotata fintamente spensierata, dietro un sole che ci abbaglia, col suo riflesso sul mare...Ti accorgi di quanto sia vuoto il tuo piccolo mondo, di come sappia riempirsi di nulla, di meschinità.- Begli occhiali, vuoi?- No - infastidito - Grazie NO!Eppure, senti che proprio quel inconsistente contatto, è più vero di tutti quelli vissuti nella giornata: fratello di un altro paese, dalla pelle così scura di fame e di sete, sei l'unica cosa vera di tutta questa spiaggia.E i discorsi proseguono, tra malattie che ci ricordano quanto stiamo invecchiando, tra malumori per il nostro fallimentare quotidiano.L'occhio vaga tra corpi troppo nutriti e gadgets tecnologici inutili, per arrivare all'orizzonte, la retina offesa dallo scintillio del sole sul mare. Col suo pesante carretto, "quel negro fastidioso" (ma perché, cosa c'ha fatto?), attraversa faticosamente il bagnasciuga, per chilometri, con la semplice determinazione di chi sopravvive, di chi non vuole rinunciare a vivere, per fisime del cazzo...E mentre senti che l'esistenza ti sfugge di mano... E mentre senti il nodo alla gola, rivedendoti attaccato anche tu - bestia da soma - ad un pesante carretto, trascinando pesandemente i piedi nella sabbia... E mentre avresti voglia di piangere per tutti coloro che muoiono, nello sforzo... E mentre pensi a chi non c'è più, a chi è stato portato via, senza troppo clamore... E mentre domini gli impulsi, controllando il respiro, per la tua "immagine esteriore"... E mentre senti il bisogno di abbracciare un corpo per l'anima che ha dietro...Bruciano gli occhi, forse per il riverbero del sole, forse per qualche traccia del sale marino, forse per la stanchezza che hai accumulato in pochi giorni, forse per la consapevolezza di quella che ti aspetterà domani. Ti getti sotto la doccia gelida (sì, ufficialmente per togliere il sale e la sabbia, ma solo per quello?), incurante dei brividi e, anzi, quasi godendo della sferzata che la sua temperatura ti dà: resteresti là sotto, per delle ore.- Stasera, pizza a domicilio o spaghettata al volo?Fossero questi i grandi dilemmi della vita... A te va bene tutto, purché finisca presto: ma non sai più se è perché domani ti alzerai che ancora è notte fonda, o perché vorresti solo giungere all'oblìo del sonno, quanto prima.Non hanno colpe i tuoi interlocutori (beati loro che sanno vivere molto più facilmente di te: decisamente li invidi) e quasi ti senti in colpa per la loro gentilezza, talvolta ricambiata solo di facciata, anche se vuoi loro bene.Ti senti come il protagonista de The Truman Show, perché ti sembra che il mondo intorno sia un po' troppo strano, per essere effettivamente così: seduto sul bordo del ponte mai terminato, con lo sguardo cerchi di arrivare dall'altra parte, cerchi di trovare la risposta a tutto, di afferrare il tassello che ti manca, perché il puzzle dell'esistenza, abbia finalmente un senso.Ripensi ad un abbraccio, intenso eppure immotivato, con una persona che sembra avere i tuoi stessi occhi e la tua stessa maliconica determinazione a "non mollare" nonostante tutto: quasi ti ecciti all'idea e ti senti altamente stupido...E mentre guidi per strade mal-consigliate, con la spaccatura interiore tra il tirar dritto ad una curva e la paura che i tuoi passeggeri rischino qualcosa per colpa tua... E mentre le banali luci dei fari, ti feriscono gli occhi, ben più dell'atomica fornace del sole... E mentre parcheggi, già in posizione per uscire comodamente domattina... E mentre ti spogli, liberi la vescica, sfreghi con lo spazzolino, i denti... E mentre cerchi d'inseguire volti distanti, intravisti in dati informatici e idealizzati nei tuoi sogni... E mentre cerchi di svuotare la mente da qualsiasi pensiero... E mentre ti giunge la prima avvisaglia del sonno, della conquista dell'oblìo...Succede, succede, succede...Mentre la vita per tutti scorre con un'infinita seri di connessioni logiche causa-effetto, tu resti il pirla che eri, l'adolescente con troppe domande e troppa sensibilità. Sai solo che sei più forte di tutti "loro", di tutti coloro che invidi, perché sai che TU vai avanti nonostante la tua natura, nonostante i tuoi dubbi, i pesi sulla tua anima. Il sognatore che sei, è il principale nemico che hai: per vederlo, però, non basta quasi mai, uno specchio...