[lucidando i ricordi]Scegliendo la via, non sai mai se è quella che ti porterà dove avresti voluto giungere.Anche perché, spessissimo, tu stesso non hai idea di quale fosse la meta che avresti voluto raggiungere.Per questo, ogni tanto un po' di fatalismo non fa male: tra le mille cose organizzate, preordinate, lasciamo anche spazio all'imponderabile, al caso.In fondo, tutti coloro che veramente hai amato, non sono che il frutto di un incontro casuale? Se anche l'amore scoppia dopo, anche con la coscienza di ciò che si è, non così l'attrazione...Un incontro con una che "sembrava fatta per me", non ha mai prodotto nulla. Lo scontro, magari frutto di un'istintiva, antipatia (?) iniziale, ha segnato la mia vita, ha cambiato la mia coscienza ed ha nutrito a lungo la mia anima.Ecco perché, in fondo, ho sempre cercato un motivo per approfondire, piuttosto che uno per annullare, ogni rapporto: per non lasciare cadere le opportunità che il fato mi mandava.Ma, la risposta alla domanda, se sia stata una buona soluzione, una scelta che abbia pagato, l'avrò (forse) solo alla fine della mia esistenza, cioé troppo tardi per poter correggere le storture della vita.Purtroppo, come amo ripetere spesso: "Non esiste un libretto delle istruzioni, della vita..."