per non smarrirmi

BARLUSCONI ASSOLTO: UNA PRECISAZIONE DOVEROSA


A dirla tutta, da un bel po’ ho cercato di non parlare del signor B. perché, anche se facendolo in modo negativo, in questa maniera, ne prolungherei  il c.d. culto della personalità e quindi, insomma, non me lo toglierei dalle scatole…!Ma, poiché per i suoi sostenitori, tutti noi che ne abbiamo denunciato (da sempre) le nefandezze, oggi che è stato assolto (in II° grado) nel processo-Ruby, cerchiamo di parlar d’altro, allora mi tocca chiarire un po’ il mio punto di vista, su quest’argomento, in quanto facente parte di quella categoria d’individui, che in tutto il suo ventennio, non si sono mai lasciati prendere né dalla sua istrioneria, né dalle sue (false) promesse.A me non è mai piaciuto parlare del processo in questione e infatti, dopo la condanna in I° grado, non credo d’aver scritto nemmeno una parola d’esultanza. E, se non mi piaceva prima, non è che mi piaccia adesso. Però, se debbo sentire certe “accuse” nei miei confronti, allora le cose cambiano un zinzinino…Per me, la legge sulla prostituzione, nonché tutta la legislazione sui reati sessuali, non è del tutto coerente e sensata; ma, personalmente non sono di quelli che se una legge non gli piace (=non la condivido), pensa che sia da non-rispettare. Quindi, a mio giudizio, comunque il capo d’imputazione nei confronti del signor B. non poteva essere stralciato e/o non-considerato; da ciò, derivava, che la magistratura venendo a conoscenza di certi fatti doveva procedere ad indagini, per accertare se fosse stato commesso un reato. Il fatto che ne sia risultato assolto (sempre che il P.M. non decida di ricorrere in cassazione, ma ne dubito), magari perché il fatto non è dimostrabile, è la prova che la magistratura seria, non fa politica, ma solo dei processi.Ad ogni modo, il mio pensiero sul caso-Ruby, è chiaro e prescinde da tutto questo. Per ciò che è uscito dal processo (per ammissione dello stesso signor B. e dei vari testimoni), costui non sembra altro che un vecchio mezzo-depravato, che “dava regali costosi” alle donne e alle ragazzine che partecipavano alle sue feste, in cambio di…compagnia…Ebbene, sembrerà strano, ma seppur mi faceva schifo, seppur potrebbe essere violata la legge sulla prostituzione e/o quella sulla violenza sessuale, tutto questo m’interessa ben poco, al di là dell’immagine pubblica del mio paese:  non sono di quelli che mira all’abbattimento degli avversari, per mezzo dei loro personali vizi. Per me, se c’è possibilità di un reato, se ne occupi la magistratura e se questo venisse accertato, del signor B. avvenga ciò che avverrebbe ad un normale cittadino. Punto e basta.Non so se la sua assoluzione sia stata piena, né (l’unica cosa che veramente m’interessi) se abbia usato la sua posizione, della sua influenza, per alterare il normale comportamento di un funzionario pubblico (la famosa telefonata in questura). So che quest’individuo ha devastato il paese, sconquassandone i conti con scelte assurde (Alitalia, G8, ricostruzione de L’Aquila…solo per fare qualche esempio), demolendone la credibilità internazionale (all’estero, veramente ci ridevano dietro!), corrompendone la visione etica (oggi, non c’è più rispetto di alcun principio), danneggiandolo nel corpus legislativo (tutte le leggi ad-personam, per farsi assolvere), compromettendolo paurosamente con la sua immobilità (nessuna politica “seria” energetica, di sviluppo, di modernizzazione, di formazione scolastica, ecc…) che hanno rovinato il futuro di parecchie generazioni d’italiani.Ma cosa mi può fregare se costui è andato a letto o meno con ragazzine compiacenti? Questa sarebbe solo l’ennesimo motivo di ribrezzo nei suoi confronti, non la contestazione più grave al suo operato!Comunque, per quanto riguarda il processo in questione, l’unica cosa che può valere, al di là dell’assoluzione, è la risposta che Ruby stessa ha rilasciato in un’intervista.-          Lei manderebbe sua figlia alle famose cene (quelle col signor B.) ?-          No.E, per me, in tutta la vicenda, questa è l’unica condanna che conta, quella morale. Poi, i suoi sostenitori, magari quelli che vanno al family-day, ma che concordano che nel proprio tempo libero, nessuno possa sindacare come si divertano gli uomini, possono dire quello che vogliono: per me è una questione di decenza e di coerenza.