per non smarrirmi

Al cinema


Ieri, come tanti (a giudicare dalla fila al botteghino), sono andato al cinema con la famiglia. La scelta, per esclusione tra cine-panettoni e roba inadatta ai figlin e per "somma gioia" di mia moglie, è caduta sull'ultimo capitolo della saga de Lo Hobbit.C'è da dire che, dopo i tre film de Il Signore Degli Anelli, il trittico di pellicole su quel libercolo per bambini, m'era sembrato da subito esagerato: per quanto si volesse "allungare il brodo" era decisamente troppo, senza fare apparire lenta la narrazione  e senza aggiungere qualcosa (magari inverosimile) per ricollegarsi all'altra saga e per "riempire" i minuti di proiezione.Deluso.Ecco, sì, da vecchio lettore dei libri di Tolkien (da cui han tratto le saghe), non posso dirmi che deluso, da quest'opera fatta per strizzare altri soldi, da una "passione globale", per quel mondo fatato.Ad essere sincero, m'è sembrato che sia stato spudorato il modo di concludere il tutto, con un lavoro "al risparmio" di energie mentali (sceneggiatura, screen player, ecc), di effetti speciali e di coerenza narrativa. Tutto il film, per me, era solo un modo per scrivere in modo frettoloso, la parola Fine, alle avventure della Terra Di Mezzo: sapendo che non ci sarebbe stato (lo spero!) un seguito, non si sono sprecati ad invogliare gli spettatori, ad attendere l'uscita del prossimo film...Non mi aspettavo tanto, ma son comunque rimasto deluso e, con me, tutta la famiglia. E dire che sono uscito, pur se non stavo benissimo: m'ero coperto bene, ma il freddo m'ha comunque dato fastidio.A saperlo, avrei optato per ben altro...