per non smarrirmi

Matite insanguinate e matite nel taschino...


“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.” (Voltaire)..Poche ore fa l'assalto al giornale satirico francese Charlie Hebdo: dei terroristi armati hanno ucciso diversi autori, dei poliziotti che sono intervenuti e persone comuni, che vi lavoravano. I morti, ad ora sono 12, ma ci sono altri feriti gravi.Anche se il clamore è ancora grande, anche se l'inseguimento dei terroristi non è finito, anche se nulla ancora, di questa vicenda è concluso, non è il momento di tacere.Non è mai il momento di tacere, anche quando c'è di che avere paura. Anzi, soprattutto quando abbiamo paura...non dobbiamo tacere...Spesso, non mi trovo d'accordo con certe vignette satiriche, perché dal mio punto di vista arrivano a "mancare di rispetto" al pensiero, al sentimento, al credo, altrui. Ma non vorrei mai vivere in un paese in cui fosse proibito scrivere/disegnare qualcosa a priori, se non per l'incolumità del singolo individuo.Dopo avere visto alcune vignette del giornale colpito, ho storto un po' la bocca: non mi piacevano e non le approvo, tutt'ora. Ma guai a vietare la libertà di stampa, la libertà di pensiero!E, ancor più, guai a censurare per paura di ritorsioni: il senso della trasmissione del pensiero, delle idee, con qualsiasi mezzo, con qualsiasi tono, è quello di liberare l'individuo e l'umanità intera.Pur sentendomi piuttosto laico, ho sempre rispetto per coloro che credono, qualunque sia il loro Dio, qualunque sia il loro pensiero. E quando qualcuno, in nome del laicismo, insulta una qualsiasi religione, ho sempre un moto di fastidio: è andar contro un aspetto intimo, dell'animo umano.Ma MAI, per nessun motivo, una mancanza di rispetto dev'essere avversata con la violenza, con le armi. E per nessuna religione al mondo, si dovrebbe mai soffocare il dissenso altrui.L'uomo è libero di credere, o di non credere. L'uomo è libero di scrivere in modo serio, o in modo dissacrante. L'uomo è libero di approvare, o di non approvare quanto altri scrivono, pensano o...disegnano...Ma è nella libertà, che si fonda il principio di "umanità" e nessuno dovrebbe mai provare ad impedire, a condannare, con la violenza, il pensiero altrui.Oggi hanno spezzato, insanguinato, le matite della satira. Oggi hanno provato a zittirla con la violenza, con la rabbia. E hanno avuto la presunzione di gridare d'averla uccisa.Ma non si può uccidere né la satira, né il libero pensiero.E, se vogliamo essere tutti uomini liberi, dobbiamo esserlo per primi dalla paura di questi violenti e non dobbiamo tirarci indietro, a mostrarci alla loro opposizione.Da domani, tutti dovremmo andare in giro con una matita nel taschino, a gridare anche con la nostra sola presenza, che il libero pensiero non può essere ucciso, che le matite per scrivere, per disegnare, sono milioni e non possono essere spezzate tutte.E, anche se molte loro vignette non le approvavo, oggi sono pronto a dire: "IO SONO CHERLIE HEBDO"...!