per non smarrirmi

Nuovi capitoli...


[altro domani...]Nella vita sono tante le cose che cambiano, pur sentendole statiche e inamovibili.Ho abbandonato sport ai quali mi sentivo visceralmente legato. Ho smesso i panni del capopopolo, per i quali mi sentivo incredibilmente tagliato. Ho chiuso storie, con donne con le quali mi vedevo già sposato. Ho lasciato che si seccassero i rapidograph, coi quali tracciavo i miei assurdi disegni. Ho abbandonato studi che mi appassionavano ed altri, per i quali sembravo predisposto. Ho perso chiavi, soldi, capelli, colleghi, amici, ricordi...Quando sono accadute certe cose, è un po' come se mi si fossero chiusi dei capitoli, del libro della vita: non sempre le strade hanno anche una via per tornare.Non ho terminato ancora, il lavoro che m'ero prefissato di fare e già debbo cambiare reparto: nuove strade, nuove storie ed un capitolo alle spalle.Mi mancheranno alcuni collaboratori, coi quali mi trovavo bene, professionalmente e umanamente. Mi scoccia il dover lasciare alcune opere a metà, il non essere ancora riuscito a raggiungere i miei obbiettivi, dato che di quelli aziendali, onestamente non m'interessa più di tanto: ho fatto abbastanza, di che essere soddisfatto. M'infastidisce il fatto che il nuovo incarico sembri un gradino più in basso del precedente (ma ho un'opinione diversa dalla massa). Mi diverte che tra dipendenti e colleghi ci sia sconcerto, perché ritengono che stessi operando abbastanza bene, nei miei ambiti e il mio nuovo incarico sembrerebbe dire il contrario.Ma, io che intuisco qualcosa di ciò che si celi dietro tale cambiamento e so apprezzare un incarico, meno in "prima linea" del precedente, comprendendone l'importanza generale, so sorridere ed andare oltre le mie perplessità.E' solo un capitolo che si chiude un tantino anzitempo, un'esperienza che volge al termine e quindi, come mio solito, alzo il bavero di fronte al tempo e vado avanti...Quando si chiude un capitolo, l'importante è che quelli che lo seguano siano più belli e sta a noi, che sia così. Perché sono le nostre mani a scrivere le pagine, del libro della vita