per non smarrirmi

Oggi...


[in me] Oggi...... è uno di quei giorni, in cui mi sento dannatamente fuori posto: qualsiasi cosa faccia, o non faccia, temo che la mia anima sia altrove....prenderei il mio motorino di una volta e scenderei giù, lungo il freddo della Tiberina, via via, senza pensieri, senza cellulari o GPS, a prendere strade sconosciute e guardare case e paesaggi nuovi, senza essere costretto a usare il cervello......vorrei camminare senza nessuno intorno, come se fossi invisibile: per luoghi pulsanti di umanità, essere spettatore estraneo e distaccato....mi siederei sugli scogli di Tarquinia e lascerei che il vento, il profumo del mare e il suono della risacca, puliscano il mio animo di quel "nero" che covo dentro: il sole che faccia sentire il suo tiepido tocco, mi scaldi dal gelo che immancabilmente sento......come animale tra animali, fare l'amore in silenzio, ma con abbandono sensuale ed indifferenza, senza badare al "chi", come con una sconosciuta, senza domande....giocherei con le macchinine e le costruzioni, sfoglierei i Topolino di quand'ero bambino e inciderei ancora delle cassette miste e assurde, come quando le preparavo per ore, con maniacale abnegazione, nella mia amata cantina, per altri o per me stesso....mangerei quei cibi semplici, poveri, delle mie merende d'infanzia, quando rovistavo in dispensa, od in frigo, ben prima che imparassi l'uso dei fornelli......tornerei a quel camminare sotto l'ombrello, di ritorno dal liceo e bacerei la sorella del mio amico, senza le remore che ho sempre avuto, perché m'era sempre piaciuta e perché era la ragazza più dolce e pulita, che avessi mai incontrato....prenderei il mio pallone da basket e, a torso nudo, palleggerei, tirerei e farei "i movimenti" di tanti estenuanti esercizi, fino ad essere troppo stanco per rialzarmi....mi concederei di lacrimare, senza un reale motivo, magari ascoltando De Andrè, o Alessendro Marcello, con le cuffiette del mio vecchio Walkman, dopo essermi seduto sugli scalini di una ca' di Venezia, indifferente agli sguardi di chiunque......camminerei con quella bimba bionda, con occhi azzurri ed il naso a patata, lungo le squallide vie del mio paesino, per andare a prenderci un gelato al bar, d'estate....tornerei a credere, nel mio modo intenso e passionale, dei pomeriggi in cui facevo il chierichetto a messa e pregavo ad occhi chiusi, ciedendo a Dio di prendermi, per migliorare il mondo, per far stare meglio coloro che amavo......tornerei a parlare el buio, con quel bimbo che ne aveva paura, per fargli vedere che i mostri non c'erano e che, se fossero venuti, io sarei stato lì, adifenderlo....farei il bagno da solo, andando al largo, tanto distante da vedere solo puntini lontani, sulla spiaggia e da non sentire il suono delle voci, il rombare di musiche da juke-box o radio amplificate, da non percepire tracce d'umanità....all'avviso della temporanea cancellazione del volo, tornerei indietro e non rientrerei in Italia, buttandomi nel buio di una vita nuova, totalmente da inventare....prenderei i miei cani e giocherei con loro, fino allo sfinimento e ad essere madido di sudore, abbracciandoli dopo e facendomi un'improvvisata doccia in giardino, col tubo per innaffiare, restando ad asciugarmi al sole......potendo, indosserei un paio d'ali, prenderei il volo e non tornerei mai più...