per non smarrirmi

Equilibrio...


Anni addietro, mi capitò (per caso) di provare a mettere delle monete da 500 lire, in piedi di taglio, sul pavimento di camera: rispetto alle altre monete italiane, avevano dei tratti non-zigrinati e, in questi, seppur precario, un punto d'equilibrio verticale, sulle lisce e regolari, mattonelle di ceramica, era possibile...Un paio di giorni fa, di fronte a valutazioni d'ordine medico (...), mi sono detto che in quel campo, occorre sempre trovare il miglior punto d'equilibrio, tra una soluzione e le possibili conseguenze: ecco che il ricordo di quelle 12 (!) monete in piedi, s'una sola mattonella, ai piedi del letto.Da lì, è stato facile allargare la riflessione sugli aspetti lavorativi, pensando al miglior punto d'equilibrio, nel concetto costi-ricavi, o in quello similare di dispendio (di energie) col risultato: nel mio ruolo di piccolo capo, debbo sempre operare in tal senso, dall'impostazione della turnazione dei dipendenti, alla distribuzione dei carichi di lavoro.E, si potrebbe riflettere come il vero lavoro di un politico, non sia che trovare l'equilibrio più corretto, tra quanto sarebbe giusto fare (per tanti) e quanto sia effettivamente fattibile (nella realtà), tra i sacrifici che si possono chiedere ai cittadini e i benefici che, questi stessi sacrifici, consentono di elargire loro.Ma, non da ultimo, credo che sia soprattutto nei rapporti con gli altri esseri umani, che si dovrebbe sempre cercare il giusto equilibrio, tra il dare e l'avere, tra quanto possiamo fare e quanto potremmo ottenere, tra il far gioire (o...soffrire) gli altri e il farlo noi stessi. Ma, soprattutto, in questo campo, dobbiamo trovare anche un giusto equilibrio, tra le necessità dei vari esseri umani coinvolti, inclusi noi stessi: per esempio, quante volte coi figli rischiamo di accontentarne uno, facendo soffrire gli altri?Non sempre il sacrificio dei pochi (o di uno solo), vale il bene dei molti, come diceva un popolo della fantascenza televisiva, soprattutto se quei pochi, siamo noi. Ma, proprio se siamo investiti dell'autorità decisionale, siamo tenuti a fare molta attenzione a non scivolare nella tentazione, di decidere solo in nostro favore, al di là del giusto (equilibrio). Viceversa, dobbiamo fare altrettanta attenzione a non sacrificarci oltremodo, per il timore di favorire un po' troppo i nostri desideri, a scapito degli altri.Per esempio, nei rapporti affettivi, non è facile raggiungere un giusto equilibrio tra quanto regaliamo agli altri e quanto arraffiamo da loro; non è facile essere equi tra i sacrifici che vengono richiesti e il bene che si riesce ad ottenere/dare. Ricordo anche come in un rapporto libero che ebbi, diversi anni addietro, le cose degenerarono (e tutto andò in malora), quando si ruppe tra noi, l'equilibrio tra il piacere che ci davamo reciprocamente e la libertà di vivere ognuno la propria vita, senza coinvolgimenti emotivi, tra noi.Non è facile, dato che non sempre è possibile; ma, qualora ve ne sia anche una remota possibilità, credo sia doveroso cercare sempre il miglior punto d'equilibrio: come per quelle vecchie monete, era rappresentato da quello in cui il loro bordo era liscio, così in ogni ambito, in ogni caso, ve n'è sempre uno in cui è, almeno teoricamente, possibile.Sta a noi il diritto-dovere di trovarlo e di provare a farlo funzionare...ma non è mai facile e, spesso, non è sempre possibile. Oppure, non esiste una soluzione valida in ogni momento e occorre trovare anche il...giusto equilibrio temporale...