per non smarrirmi

Sconforto, nel dopo-elezioni


Nel dopo-elezioni, tutti hanno qualcosa da festeggiare: chi il numero di successi, chi l'aumento del numero e chi l'aumento della percentuale di voti, chi il fatto di "aver tenuto", chi il fatto d'essere "ago della bilancia", ecc...Eppure, in tanti hanno perso: ogni volta che, in una tornata elettorale, aumentano gli astenuti, allora la democrazia ed il concetto stesso di rappresentatività, risultano sconfitti. E, con questi, tutto il popolo.Oggi il cittadino non si sente più rappresentato e non ha più voglia d'impegnarsi direttamente: non c'è più nemmeno voglia di dire, in pubblico, d'interessarsi di politica, quale fosse un motivo di vergogna.Ma se tutto un popolo ha perso, qualcuno ha realmente vinto, infine: sono quegli oligarchi che sfruttano la disaffezione all'impegno, che speculano grazie al disfattistico disinteresse; sono quelli che dicono che "tutti sono uguali, tutti rubbano alla stessa maniera"...Oramai, non si riesce più a farsi ascoltare, quando si prova a dire che la politica è bella, che è nobile, che è lo strumento per fare avverare i sogni, che è la scheggia di speranza che può cambiare i nostri destini.Ma solo i fomentatori di odio, di disfattismo, oggi riescono a prendere qualche voto in più, mentre tutti coloro che, disinteressatamente, hanno lavorato e lavorano per il bene comune, sono stati emarginati e condannati all'oblio...Eppure, altrove c'è ancora spazio per i sogni di equità, di giustizia di speranza; in Grecia, in Spagna, paesi a noi molto affini, c'è ancora chi prova un'altra via, chi ancora s'impegna, si batte, per un bene comune, estraneo ad ogni tornaconto.In realtà, non ho ancora smesso di sperare, anche se m'abbatte lo sconforto di vivere in un paese di zoombie: all'alba di probabili licenziamenti (grazie al job's act!), nelle aziende ancora senti discutere delle partite del giorno prima, dell'ultimo cellulare uscito...Stanco. Sono stanco di dire a persone che amo, che stanno sbagliando tutto e che stanno votando (o non-votando, che poi è lo stesso) per chi li deruberà del proprio futuro, per chi tradirà la loro fiducia, la loro buona fede.Sono stanco, ma ancora sono qui (e/o altrove...) a usare la mia mente, la mia "voce", il mio esempio, per denunciare le truffe, per sostenere altre soluzioni, per mantenere ancora accesa, la fiammella della speranza.Lo faccio per me stesso e per l'impegno che ho preso col futuro, quand'ho deciso di...crescere i figli...