per non smarrirmi

Efficacia della pubblicità invasiva


Non credo che andrò mai a comprare in un dato negozio, o sceglierò un certo gestore di telefonia, o accederò ad una tv a pagamento, solo perché un banner mi si apre sul pc, mentre cerco di aprire il mio blog, per scrivere il mio pensiero.Semmai, sarà il contrario: soprattutto, nel periodo in cui questo spot-forzoso mi perseguiterà, è quasi sicuro che io eviterò come la morte, un simile molestatore.Parimenti, quando sul mio profilo, o sul mio blog, sono apparsi dei riquadri pubblicitari (gratuiti e senza consenso, né senza chiedermi nemmeno quali preferissi), ho avuto un fortissimo moto di fastidio, che mi ha spinto ad odiare, ogni inserzionista che è apparso (momentaneamente), nei miei spazi.Non so se, in quel lasso di tempo, i miei sparuti lettori abbiano colto i loro suggerimenti pubblicitari, ma di certo col sottoscritto, sicuramente è andato perduto un potenziale cliente.Certo, mi rendo conto che questa non è "casa mia", ma credo che la mancanza di tatto, con cui la pubblicità è imposta, non possa sortire che un effetto negativo: il farmi perdere tempo per chiudere un riquadro (automatico), non può che pormi in una predisposizione negativa, nei confronti del committente. Ed il comparire su pagine che contengono qualcosa di me, al di fuori di ogni mia volontà, non può che accendere in me, che un moto di ribellione.Ovviamente, chi vende spazi pubblicitari fa il suo mestiere e usa (si spera in modo legale) quanto a sua disposizione, per raggranellare utili. Però, proprio perché fa il suo mestiere, dovrebbe chiedersi se il modo con cui "spara" la sua pubblicità, risulti alla fine, veramente efficace. E, coloro che si affidano a costoro, dovrebbero chiedersi se questo modo d'imporre la pubblicità, non sortisca un effetto opposto, come col sottoscritto.Certo, non posso pretendere che in una società così fortemente improntata al mercimonio di ogni cosa, ci si possa soffermare a valutare la violazione di opportiunità, nell'imporre un filmato pubblicitario, a chi apre il pc e sta sull'home page predefinita. Però, credo che sarebbe il caso di prendere in considerazione la violazione della sensibilità, di coloro che magari vedono abbinata la pubblicità di un lassativo, ad una loro poesia d'amore.Ritengo quindi, che simili imposizioni siano da bollare come inconcludenti, se non addirittura "negative" e che forse un modo un po' più discreto ed elegante, non renderebbe di più, ad un committente e quindi, a colui che vende gli spazi pubblicitari.Ma, qui si parla di una sorta di educazione, d'inclinazione ad una qualche etica, nel fare gli affari: piuttosto difficile da ipotizzare in una società consumistica, come la nostra.Forse, un giorno mi ritroverò col blog chiuso, oscurato, "bannato", per aver detto tutto questo? Non credo, ma è anche possibile: dipenderà dal fastidio che procurerò per aver scritto che il Re è nudo, per non aver girato la testa altrove.Eppure, la mia non è una critica sterile e distruttiva tout court, la mia è solo una valutazione personale, sull'etica e sull'efficacia, di un certo tipo di gestione, degli spazi in rete.Non ho la volontà, né la presunzione di innescare una qualche rivolta virtuale, ma (se possibile) di chiedere l'opinione di altri, come me, sull'argomento:.Cosa ne pensate?