per non smarrirmi

dopo-elezioni 2016


Il giorno dopo, nonché nei giorni a seguire, tutti i politologi divengono in gamba a valutare lo spostamento di voti da un'area all'altra del panorama politico.Concetti quali il voto di protesta, o espressioni come il voto per il cambiamento, divengono sfumature per raccontare la stessa cosa, minimizzando le proprie responsabilità, o la consapevolezza dell'elettorato.Nonostante non si possa definire una intellettuale, né (ormai, per attuale status) una persona del popolo, l'attrice Sabrina Ferilli, ieri sera ha chiaramente fatto capire del perché il Partito Democratico ha perso una marea di consensi tra i suoi tradizionali elettori.In fondo io stesso, per quanto non mi sia mai sentito pienamente del PD, ho raccontato in passato il mio impasse, di fronte alla sua "deriva Renziana". Infatti, se prima delle ultime elezioni politiche, mi ero dichiaratamente espresso per dare il voto al partito targato Bersani (in base al suo programma), successivamente, con l'avvento della segreteria di Renzi, mi ero espresso dichiaratamente come non più rappresentato da questo. E, sia chiaro, pur sentendo una certa ripugnanza al parlare del nuovo corso politico italiano, non mi ero mai tirato indietro (tempo personale permettendo) al criticarne certe scelte, importanti per i semplici cittadini, quale il sottoscritto.Ieri sera, la Ferilli ha detto anche lei chiaramente, ciò che già dissi a suo tempo: Renzi sta governando coi voti presi da Bersani, per portare avanti un dato programma politico, ma ne porta avanti un altro, che è il suo contrario. In ciò, la disaffezione al voto per lui ed il suo partito.Queste elezioni, per molti hanno avuto un risultato scontato e, in questo, forse c'è anche una limitazione alla debacle del PD: diversi elettori avranno sicuramente dato l'ennesimo voto "turandosi il naso", per non far sopravanzare troppo il Movimento 5 Stelle (in quanto trattasi di un partito dai numerosi lati oscuri), o per non far vincere gli estremismi neofascisti; ma la voglia di astensione, o di scheda bianca (quella inibita dall'invito del signor B), credo sia stata enorme, nei veri democratici.Ora, al signor Renzi non rimane che sabotare il lavoro dei neo sindaci M5S, per mostrarne la probabile incapacità a governare e recuperare qualche consenso. Ma deve fare in fretta, ché il referendum sul quale ha giocato il suo futuro politico si avvicina; ma deve fare attenzione, ché dopo il caso-Marino, non gli sarà facile impallinare questi parvenùs della politica, sia perché quelli del movimento si aspettano ogni possibile sabotaggio, sia perché sono tendenzialmente autarchici (quanto ad appoggi politici). Ma soprattutto il premier deve essere molto accorto, perché il movimento grillino ha ancora quella cosa che il PD aveva ed ha gradualmente perso per strada, quell'attivismo di base che è capace di ovviare alle manovre di un governo e quella capillarizzazione dell'informazione, che è capace di annullare le veline del potere...Ultima nota: checché ne dica, il signor Salvini, lui ed i suoi soci hanno preso una batosta senza precedenti, perché le ruspe ed i respingimenti, non sono argomenti che, oltre all'odio, sappiano accendere anche la speranza. Le risposte che i semplici cittadini chiedono alla politica, sono altro, che il solo limitare gli ingressi (...), sono cosa fare materialmente per vivere meglio, dal trasporto pubblico, al creare occupazione, ad una qualche equità sociale...