per non smarrirmi

Domenica di novembre


[senza senso]..Sempre in penombra, la mia vita, poiché sembra quasi che io non abbia diritto alla luce: l'esistenza ha il suono di una sirena di polizia americana, in un inseguimento di un telefilm polizesco, da una tv lasciata accesa sul nulla di una camera da pranzo.La voglia di fuggire, di pensare finalmente solo a me stesso, senza remore o sensi di colpa, prima o poi mi farà scoppiare. Come mi farà esplodere la meschineria di certi colleghi, sempre pronti a cercare negli altri "i colpevoli" dei loro evidenti errori.Devo essere la roccia di tutti coloro che cercano in me un appiglio, pur quando mi feriscono, quando risultino ingrati ed impietosi. Devo essere il baluardo contro la disorganizzazione e la mancanza di rispetto.Devo, devo...sempre e solo devo... (anche se vorrei altro)Eppure, non ho bisogno praticamente di niente, io, se non un gesto caldo, sensuale, dedicato e sincero, ogni tanto, per nutrire la mia anima, prima che il nulla la divori e la porti al di là dell'ultimo invalicabile confine.Quanto diverso il vivere, quando l'auto s'infila nel nulla della nebbia, rispetto a tanti anni fa, quando ancora la vita era facile e ad un sentimento ne corrispondeva sempre un altro! Vorresti tornare ad allora e riparare a tutti gli errori, a tutti i danni arrecati.Vorrei, vorrei...sempre e solo vorrei... (anche se nessuno me lo darà)Tante persone, tanti volti, tanti sorrisi, tante voci, tanti corpi si susseguono, davanti a me; ma niente e nessuno riesce a vedermi, così come li vedo io, al punto da sentirmi quasi assente, quasi trasparente, quasi...inesistente...E' una maledetta domenica di novembre ed io non farò niente di ciò che vorrei, non avrò nulla di ciò di cui ho bisogno ed ho la consapevolezza che non sarò mai ciò che avrei voluto, non andrò mai dove ho sempre desiderato andare.Non avrò, non sarò, non avrò, non andrò... (ma so bene che, però, è colpa mia)