per non smarrirmi

Eppure vivo...


Vorrei avere altro da scrivere, ma resta solo il troppo silenzio d'intorno. Potrei decidere di lasciarmi andare, anche se temo di fare del male a persone cui sono molto legato: il mio egoismo, contro il mio voler bene. Posso riuscire ad amare in questo modo? Posso recuperare un rapporto piuttosto logoro? Posso ancora emozionarmi e sognare? Potrei tutto, in teoria, anche se col tempo che scorre non so più quanto bene mi possano riuscire le cose che intraprendo.Sacrificato alla Dea Apparenza il rapporto familiare, non mi rimangono che macerie di ricordi: siamo stati felici, avremmo potuto esserlo ancora (anche solo ieri, anche oggi), ma c'è chi preferisce crogiolarsi nell'insoddisfazione, supponendo di ottenere più di quanto sia possibile. Invece che "di più", in questo modo ha creato via via una barriera, fatta di recriminazioni e ferite d'orgoglio, di accuse e frustrazione, di astinenze e mancati piaceri. Oggi non ho più tanta forza di riparare nuovamente qualcosa che altri rompono, con malagrazia e supponenza. E forse la verità è che non c'ho più voglia di spendermi ancora e ancora...Deluso dal lavoro, capitolo a parte di questa lunga crisi che ha radici nell'imbecillità del popolo italico (...), ferito dalla fragilità dei figli (pur con diverse colpe), privato anche solo del tempo per far qualcosa ed essere me stesso, c'è da chiedersi che cosa io viva a fare. Come in tante cose del mondo, la risposta non c'è, ma permane uno stato di fatto figlio dell'istinto primordiale di sopravvivenza, della disciplina e della lucidità, che comunque mi portano a respirare e ad alzarmi ogni mattino.Ho tanti mali, eppure vivo...