per non smarrirmi

Mani rovinate


Non più stringono la penna per raccontare l'anima,le mie mani, stanche ed invecchiate:cicatrici, calli e schegge di legno, le devastano.Avrebbero storie da raccontare e denunce da fare,ma sono condannate al duro lavoro:devono guadagnare il pane, per il corpo tutto.Sopportano la fatica, il freddo e le ferite,perché non hanno più scelta:non potranno più seguire la propria natura.Eppure, anche con la pelle rovinata da ferite,sono ancora capaci di dare amore:una carezza ai bimbi, un abbraccio agli amici.E ancora preparano ai baci, il corpo dell'amata,spogliando e carezzando per il piacere:dolcezza, sensualità e rispetto, in pochi gesti.Ma restano comunque mani di lavoratore,che costruiscono e danno amore:potranno deperire, ma quella è la loro natura...