per non smarrirmi

Della vita, del lavoro...


Stanotte, cercherò di stare sveglio a lungo, perché si sposti ancora un po' il mio orario biologico del sonno e della stanchezza. Infatti, domani (=oggi), m'aspetta una giornata lavorativa probabilmente "massacrante", che comincerà alle 14,00 e finirà (spero) alle 3,00 di notte. Poi, sarò in ferie (arretrati da smaltire) per una settimana, che comicerò con il portare, lunedì stesso, i figli a scuola, andarli a riprendere "presto", andare dal dentista e, se non mi schianto contro un palo, trovare il modo di riposarmi, prima di fare qualche lavoretto di manutenzione domestica...Tutto ciò, comincia a preoccuparmi, perché anche se sono forte come una bestia, comincio ad avere i miei annetti e temo qualche conseguenza, a causa di questi.Per usare un'immagine biblica, posso dire d'aver speso male "i miei talenti d'oro" e, di conseguenza, mi ritrovo a fare un lavoro che non è certo il mio preferito; anzi, è molto distante dalle mie aspirazioni più profonde. Credo che, in origine (e non solo per provenienza famigliare), io fossi destinato ad un lavoro, ad un'esistenza, migliore e poi...mi sono perso.
Quindi, con tutto il male che posso pensare del mio lavoro e della mia situazione, cerco  di lamentarmi poco. Spero solo di non terminare anzitempo la mia esistenza (...), a causa di questo. Se ciò dovesse succedere, so che la colpa maggiore, sarà del mio capo più diretto, la cui incompetenza, la cui mancanza di responsabilità e, soprattutto, la cui volontà di scansare il lavoro (che scarica sugli altri), mi sta usurando quotidianamente. Ma, a cercare un altro livello di responsabilità, sicuramente chi lo ha posto in quella posizione e non interviene alle sue mancanze, avrà la sua bella dose di colpa...Spero, soprattutto per i figli, che ciò non accada e che io possa andare ancora avanti, senza danni.