In un rapporto bisogna essere in due. Bisogna comprendersi, mediare tra le proprie e le necessità (materiali e/o spirituali) dell'altro. Ma, qualora mancasse la reciprocità, a chi abusa della bontà dell'altro, occorrerebbe il buon senso di capire quanto si possa ancora "tirare la corda"!Non si può pretendere che tutti si accodino ai propri bisogni, sacrificando ogni amor proprio e rinunciando ai propri affetti, alle proprie passioni.Dopo che si accumulano delusioni, frustrazioni, tensioni; dopo che si continua a mediare, sempre più verso le necessità dell'altro (che non rispetta mai gli impegni presi), a scapito delle proprie; dopo che si ricevono insulti, in cambio della buona fede e del desiderio di agire per il bene dell'altro; dopo che per i propri sacrifici, ricevi come premio derisione e insulti...Dopo tutto questo, cosa rimane di un rapporto?
