per non smarrirmi

Cos'ero prima


Prima di diventare padre, di diventare marito, di diventare lavoratore modello, ero un'altra persona: ero un ragazzone, infarcito di buoni ideali, un po' complessato, desideroso d'affermarsi nella scienza, ma non ancora attrezzato, a diventare "uomo"...
Avrei voluto essere tante cose e, son sicuro, che se non mi fossi "chiuso in questa vita", sarei stato ben altro: sognavo di fare del bene, una storia d'amore ricca di serenità e complicità e morire non-dimenticato.Mi sarebbe piaciuto essere un partigiano, di quelli che sentono il dovere morale, di non stare con le mani in mano, quando la storia chiama ("...e la gente, perché è la gente che fa la storia,/ quando si tratta di scegliere e di andare/ te la ritrovi che sa benissimo cosa fare..." F.DeGregori). Ed essere il riferimento di disperati, abbandonati, dando tutto me stesso "alla causa"...Ma non è andata così. Invece di un martire per un mondo migliore, c'è un buon cittadino, (spero) buon padre e marito (...), amico disinteressato, incostante ma sincero. Nel cambio, sento che ho perduto qualcosa e, forse, è proprio questo la fonte del mio malessere latente.