per non smarrirmi

Contro l'impossibile, l'auspicabile...


Ho abbastanza anni, da potermi essere fatto un'idea chiara su questo paese, IL MIO PAESE, l'Italia...Circa le capacità e le potenzialità, questo mio, è proprio un grande paese. E la sua risorsa principale, sono le persone, gli esseri umani che lo compongono. Purtroppo, o per fortuna, ha questa peculiarità: siamo un insieme d'individui, ma non siamo mai diventati una collettività, una comunità, una vera nazione.Abbiamo costruito sulle barricate uno stato (...), ma poi lo abbiamo ridotto ad una pura annessione, privando la sua unificazione di um'anima. Abbiamo costruito un sentimento patriottico, sulle nostre prime timide imprese (militari) e l'abbiamo obbligato in divisa, abiurando la sua libertà. Resistendo all'invasore (...) abbiamo riconquistato la libertà, la dignità di nazione, ma non ci siamo mai riappacificati del tutto. Siamo riusciti a conquistare la prosperità economica, ma non abbiamo salvaguardato la pace sociale. E quando abbiamo attaccato la corruzione, trovando in questo un sentimento comune, è arrivato LUI, tronfio e interessatissimo, a spaccare ancora una volta (e mai così tanto), l'unità nazionale...Lui, Silvio Berlusconi, controversa figura (...), sempre in prima linea per la salvaguardia dei propri interessi, a scapito di quelli della nazione, è quanto di più terribile potesse capitare al nostro amato paese: non col manganello, ma con la persuasione strisciante dei suoi programmi d'intrattenimento; non con lo sguardo duro, ma coi sorrisi stirati da abili chirurghi, c'ha imposto uno stile di vita, un approccio al "diverso", lontani dal nostro DNA. Oggi non siamo più gli "italiani, brava gente", ma "italiani, figli di.....", perché sabotiamo l'ambiente; perché sfruttiamo e maltrattiamo gli immigrati; perché facciamo carta straccia della giustizia e dell'uguaglianza, davanti alla legge; perché distruggiamo la nostra forza, la cultura (l'istruzione), per buttar soldi per salvare i pescecani dell'imprenditoria (...); perché stiamo rinnegando i valori che ci hanno fatto nazione...I numeri, i mezzi di comunicazione, la spregiudicatezza nell'uso del potere, rendono quasi impossibile, fermare questa sistematica distruzione della nostra patria. Se quell'immondo caimano, avesse una coscenza (e/o, iniziasse ad usarla) si toglierebbe di mezzo, perché questo paese re-iniziasse a fiorire. Purtroppo, visto che è nel destino dell'uomo, prima o poi, andare all'altro mondo, non ci rimane auspicare l'intervento divino (o della natura, se si preferisce), affinché LUI, ci vada al più presto (prima di combinare altri danni!). Qualcuno auspica la cosa per volontà umana, ma io (pur col mio disprezzo nei suoi confronti), sono convinto che sarebbe anche un errore, perché i suoi lacché lo trasformerebbero in martire e di lui e del suo modo di fare politica, non so quando ci libereremmo.E' brutto, "pregare" per la subitanea morte di qualcuno, ma temo non ci sia nient'altro in cui sperare, visto il livello culturale medio, dell'avente diritto al voto...