per non smarrirmi

Un anno fa, la tragedia della Tyssen-Krupp


Sono passati dodici mesi, ma nulla sembra essere cambiato: il senso di orrore è rimasto in chi, lo provò anche allora; l'indifferenza, permane in chi sentì solo fastidio per "l'eccessiva eco" data alla notizia; il dolore, per quelle perdite non si è ancora sopito...Eppure... Un giudice coraggioso, ha deciso di procedere per "omicidio volontario", nei confronti dei massimi responsabili. Molti giornalisti, non hanno minimizzato le notizie relative. Chi non dava troppo peso alla sicurezza sul lavoro, ha continuato a farlo. Forse qualcosa, invece, è cambiato:  una nuova consapevolezza, s'è fatta strada in molti di noi e, se prima pensavamo alla prevenzione in modo responsabile, adesso sentiamo la sua importanza. Peccato, che siano serviti altri morti ed altro dolore, per arrivarci.
I responsabili chi sono? Sicuramente quei dirigenti che hanno volutamente risparmiato sulla sicurezza. Certamente i capi della multinazionale, che han dato certi inputs. Quindi, anche quegli azionisti, che gli hanno dato mandato e che investendo il loro denaro, pretendevano il massimo ritorno economico (costi quel che costi). Forse anche noi che, da utenti finali, vogliamo pagare il meno possibile, disinteressandoci del modo, in cui questo avvenga (ci chiediamo mai, per esempio, perché i prodotti cinesi costino così poco?). Tutti noi, siamo vittime e carnefici, di questa società egoista, che antepone il denaro, all'uomo