per non smarrirmi

TV e Capodanno


Anni fa, ho passato il capodanno a casa di un parente; una cosa tranquilla, tra nonni e nipoti; nulla di eclatante (magari, anche un po' noioso), molto "domestico". Eppure, ho un ricordo, di quella nottata: la tv di sfondo, mostrava il conteggio alla rovescia, mentre un presentatore di primo piano, conduceva la serata s'un palco gelido.La cosa che mi colpì di più (e che ancora riaffiora in me, quando vedo questo genere di trasmissioni), fù la calca dei personaggi caduti in disgrazia, davanti alla telecamera. In particolar modo, ricordo la scena del classico "trenino" al ritmo di samba: personaggi che anelavano al ritorno in primo piano, che si spingevano per mostrarsi, per sostare e far vedere bene il loro viso sorridente, sugli schermi di mezza Italia.Il senso di squallore della situazione e la pietà per quei visi forzati all'allegria, mi turbò a lungo: lo sforzo per restare sotto le luci della ribalta, per non uscire dal cono dei riflettori, per non essere esclusi da quel mondo, fatto di finzione e ricchezza...tutto assurdo, tutto senza dignità, per me!*            *            *Quest'anno, sto qui con mia moglie e i figli piccoli. Avrei voluto qualcosa di diverso, ma le condizioni (...), la stanchezza e lo stress di entrambi, hanno avuto la meglio, sulle intenzioni. Eppure, mi va bene così, perché sto con persone che amo e sentirò, gli altri, più distanti. Magari non arriverò a guadagnare le cifre esorbitanti di chi fa i trenini televisivi, magari non vivrò tra lusso e agiatezza e continuerò ad essere sfruttato, lavorando troppo per lo stipendio che prendo. Ma sto con chi voglio, al caldo e senza l'obbligo di mostrare qualcosa che non provo; non ho bisogno di droghe per esaltarmi e per star sù sino alla fine della serata.Non credo che il mondo abbia bisogno di altri parassiti sociali, altri "improduttivi" e non anelo a diventarlo. Magari non potrò far tutto ciò che desidero, ma mi sento libero anche di schiacciare tasti sulla tastiera del computer, in una sera come questa, solo perché lo voglio io...*            *            *A tutti coloro che si alzano la mattina, per lavorare e/o per mandare avanti la casa, che soffrono per gli effetti di questa crisi, che sono sinceri nei loro sentimenti, auguro un nuovo anno foriero di gioia, di serenità e speranza. BUON 2009 !