UNITING IN DIVERSITY

chi sono l'MGI


l'altro giorno , un amico mi ha chiesto chi sono sti mgi che parli sempre di loro, ed io non ho trovato meglio del poesie del dott. lombardo per descrivere Ognuno di voi , chiedo scusa dal gran poeta di pubblicare le sue opere d'arte , ma penso che non ho violato il diritto del autore visto il carattere internazionale del opera che è diventata una eredità umana , e un obbligo metterla sui capi. Vi lascio con le  onde delle memorie sperando di incontrarvi presto .LETTERA MGI“Carissimi colleghi”, amici fraterni,voglio lasciarvi qualche verso, un rigo appenaper i vostri cuori maschili e/o materniaffinché la nostalgia scorra come un fiume in pienaLe parole che avete dettoin questo anno vissuto e intensohanno riassunto in un sol dialettole varie lingue dell’universo.Quando riascolto le vostre vocisussurrare tra vento e fogliemi sembra di avervi qui vicino con le speranze e le vostre voglie.Lungo quest’anno ho imparato a conoscerviDal primo all’ultimo tutti d’un fiatoE voglio lasciarvi la riconoscenza Della fortuna di avervi incontrato.Da Anas ho imparato quanto anche i siriani amino tanto in primo luogo le donne ed il vinoE che dietro la scorza dell’uomo di ghiaccioC’è il cuore tenero di un bambinoChe si commuove di fronte a un abbraccio.Per non parlare dell’Albania, terra di Scanderbeg e eroi da leggendaMessa alla gogna da un pesante presenteMa risollevata dalla splendida luce di donna Mersini (sei una…) coriacea e vincentee di un piccolo fiore dai petali rosa di esplosiva energia che di nome fa rezi.Dell’Argentina ho assaporato sole e aroma,ho visto i colori del vento volteggiare tra mille capelli e racchiudersi nell’eterno sorriso di due fratelli Dentro gli occhi lucidi di una piccola pittriceDi nome ibel e di professione sognatrice. Del Sudamerica mi porterò ancora dentro L’allegria tracotante delle sue donne diletteCome Mavi, dolce mamma di tanti pulciniChe al calice ci ha nutrito ed innaffiato di vini.O come Carol nostra capoclasseche tra il mordi e fuggi del suo girovagareci ha regalato la spensieratezza dell’umano agire. Del Veneto rubicondo, Tengo il ricordo di un galantuomo di un altro mondo anticoche ci ha guidati fino all’Europa con precisione e far certosinoda crazy battezzato il nostro Volpino.Fortunata Puglia puoi andarne orgogliosa dei tuoi gigli sparsi in EmiliaChe ti narrano odi e poesie d’amore in ogni notte, ad ogni vigilia. Difesa e custodita nel suo sermoneDal fiero guerriero di maglie di nome Tatone,da michela ingentilita mentre tenera giocaa farti donna d’altri tempi, finché serena non ti denuda per rendere merito alla trasparente gioia vitale delle tue forme.Povera Calabria da me tanto amata, sappi che i tuoi figli non ti hanno abbandonatase fashion ti copre ti stile e di grazia,io nel mio piccolo provo a renderti giustizia. Caro Pier, nella tua pier-logica visionaria oltre al sorriso per il tuo marchigiano accento Si scopre sordo il feroce lamento Con cui ci hai dato le chiavi per leggere il tuo libro del mondoDove canteranno i muti e taceranno i noiosi.E a te fratello, parole non ne ho abbastanzaPer chi fa sfoggio di coraggio Squarciando veli d’ignoranza Continui a far risplendere come un miraggioLa libertà degli Umiliati affidando ad un “gioco” la voce degli Offesi.Ascoltaci tutti con l’animo gentilela freschezza dei tuoi 8 anni e il tuo essere geniale.Se mai dovessi crescere, non invecchiare mai..Tutti insieme lasciammo il paradiso ai sognatori ignavi,a chi vive l’inverno agognando la primaveraNoi rispondemmo salpando su sogni lasciviFacendoci strada nella verde brughiera.Brindammo alla buca e al calice inni di gioiasalutandoci ogni sera come se fosse l’ultima, fino alla noia…intrecciando i nostri abbracci prima di ogni dipartitaper tenerci uniti lungo i sentieri della nostra vita.Cari signori benpensanti,A quanti di voi profetizzantiche il futuro sia per i giovani di domaninoi dimostrammo che è il presenteil tempo in cui declineremo i nostri verbiperchè l’appartenenza ad un mondo miglioreè la missione che a noi tutti ci attende.Se qualcuno un giorno volesse cercarciGli lascio il consiglio di calarsi in fondo per carpire dentro di sé, il nostro segreto sincero e profondo… Un intenso saluto e un bacio immensoAnche questa stazione dovrà passare suO forse no, questa stazione, non passerà mai più.Vi affido il ricordo di questo epitaffio:“cittadini del mondo, amici per sempre…”mi mancate...Marco