Al lume di candela

"I Borgia"


Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo. 8° puntataHo appena visto che le puntate della prima serie sono 12. Bene, nonmanca tanto alla fine di questa stagione.Allora, si comincia con la minaccia di Carlo VIII. Rammento, per chinon avesse letto le precedenti puntate, che Juan non è a Roma, e la calata deifrancesi sarà gestita solo da Alessandro VI e Cesare. Ma qui, addirittura Juansi propone di proteggere la città e con lui si vede un Alfonso II a Roma!Nelle scene seguenti, si vede Alessandro VI parlare con il cardinaleOrsini, che gli rammenta di aver perso fiducia in lui da quando Juan haassalito Bracciano. Voglio rammentare anche io che l’assedio a Braccianosarebbe avvenuto anni dopo e al riguardo potete leggere quanto scritto nellapuntata 7. La scena prosegue con l’arrivo di Cesare che annuncia la mortedell’imperatore Federico III. Ma la morte dell’imperatore risale ad agosto del1493! Qualcuno riesce a dirmi con chiarezza in che periodo ci troviamo? Inizioad avere una gran confusione in testa.Andiamo oltre. Vediamo Lucrezia amoreggiare con Alfonso d’Este, spiatida Pantasilea. Anche qui rimando alla puntata 7, aggiungendo che Pantasilea eraveramente un’ancella di Lucrezia e che per amor suo e per condividere i segretidella sua padrona ci ha rimesso la vita (e rimando spiegazione più esaurientequando si parlerà dell’Infante Romano).Altra scena inverosimile: Lucrezia chiede al papa l’annullamento delsuo matrimonio e parla di politica con il padre che le inveisce contro, come selei non dovesse interessarsene. Ora, Lucrezia non ha mai desiderato l’annullamentodel proprio matrimonio e Alessandro VI parlava spesso di politica con lei,tanto da farla governatrice di Spoleto, Foligno e del Vaticano stesso. Nondimentichiamo che Lucrezia era istruita, parlava cinque lingue e non era unasvampita come la letteratura l’ha mostrata.Veniamo a noi. La fiction prosegue con situazioni che lo sceneggiatoresi è preso la briga di inventare senza farsi troppi scrupoli. Vediamo chedurante la calata di Carlo VIII a Roma ci sono tutti, compresa Maria Enriquezincinta, al pari di Giulia. C’è Sforzino e c’è Alfonso d’Este. E c’è Juan.Facciamo il punto della situazione, perché è difficile sciogliere questamatassa ingarbugliata. Nella realtà siamo a ridosso del Natale del 1494, poichéCarlo VIII arriva a Roma proprio il giorno di Natale. A Roma ci sono soloAlessandro VI, Cesare e Djem. Lucrezia, Giulia e Adriana hanno da temporaggiunto Giovanni Sforza a Pesaro per sfuggire alla guerra. Solo Giulia, dopoessere stata a Pesaro, va a Capodimonte al capezzale del fratello malato etenta di ricongiungersi a Orsino Orsini, il marito. Ma Alessandro VI, venuto asapere delle intenzioni della Farnese, la obbliga a rientrare a Roma. Duranteil tragitto viene fatta prigioniera dai Francesi e lo stesso Ives d’Alègre lascorta a Roma dopo che il papa ha pagato il riscatto. E, dunque, se a novembreGiulia si trova ancora a Capodimonte, (la lettera scritta al pontefice porta ladata del 5 novembre) è lecito supporre che riesca a tornare a Roma poco primadell’entrata di Carlo VIII.Juan si trova sempre in Spagna, con Maria Enriquez a divertirsi. E conciò spero di aver spiegato che tutte le scene riguardanti veleni, incitamentidei soldati e quant’altro, sono inventate di sana pianta. Gli unici a difendereRoma (e lo ribadisco) sono stati Alessandro VI e Cesare al rientro da Marino, afine dicembre del 1494.Altro errore: nella fiction si dice che per giungere a una pace con iColonna, Cesare deve partire come ostaggio. In realtà è Ascanio Sforza che vuoleun colloquio con il papa e temendo che questi lo imprigionasse perché si èalleato con i francesi, ha chiesto e ottenuto che Cesare fosse dato in mano aiColonna per garantirgli l’incolumità: il papa non avrebbe torto un capello alloSforza e i Colonna non avrebbero torto un capello al Valentino. E Cesare rimaneostaggio fino alla fine di dicembre, trattato con tutti gli onori.C’è una scena in cui si vede Lucrezia che insieme a Vannozza cerca didissuadere il papa a mandare il Valentino come ostaggio. E il regista ci mostrauna Lucrezia che odia il padre, tanto da costringere Alessandro VI aschiaffeggiarla. Niente di più falso. Come ho già detto, i figli di Rodrigohanno sempre amato e rispettato i genitori e non si sarebbero mai sollevaticontro una loro decisione. Se ciò avverrà, e accadrà in seguito, sarà unostratagemma architettato tra Cesare e il padre. Mi domando se il regista vogliamostrarci la “classica” Lucrezia mangiatrice di uomini e avvelenatrice. Speroardentemente di no. Diciamolo francamente: nel 1939 la Bellonci ci ha lasciatoil più veritiero ritratto di Lucrezia e mi stupirei se ancora oggi si tendessead alterare la Storia.Ecco: mi sbagliavo. Posso ridere sulla scena della violenza sulValentino? Sì, fatemi ridere che è meglio.Come posso descrivere questa puntata? Mi dispiace per la fiction, midispiace per gli interni meravigliosi e le location fantastiche, luoghibellissimi che adoro, ma qui c’è ben poco attinente alla realtà dei fatti. Senon conoscessi la storia dei Borgia, penserei che sono tutti crudeli, pronti ascannarsi a vicenda. Perlomeno questa è l’impressione che dà e mi dispiaceveramente tanto.Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.