Al lume di candela

"I Borgia" seconda stagione


Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo. 5° puntataQuesta puntata mi ha fatto soffrire, non per i contenuti, bensì perchél’ho vista a singhiozzo! Maggio 1494: va be’.Il regista ci propone ancora una volta un Cesare che non vede l’ora ditornare alla vita secolare per poter sposare la sua amata Carlotta. E fa dire aCesare che Jofre è una nullità e che solo lui può unire l’Italia. Che ilValentino sia stato l’unico uomo in grado di poter spazzare via i tiranni chedilaniavano l’Italia e unirla, non ci sono dubbi. Ma Cesare aveva anche fiduciain Jofre, che si è dimostrato molto più in gamba di Juan quando si è trattatodi scendere in campo a spada tratta. Sulla smania di Cesare di tornare allavita secolare, c’è da dire che, in realtà, ha atteso un anno dalla morte diJuan prima di deporre l’abito e ancora mentre era diretto in Francia,continuava a firmarsi con il titolo cardinalizio, nonostante fosse già daalcuni mesi duca. Un particolare, questo, che lascia riflettere molto. Disicuro padre e figlio hanno atteso molto prima di giungere a quel passo.Altra scena: Alfonso d’Este e Lucrezia che tubano come piccioni in presenzadi Vannozza. Rammento che i due giovani non si sono mai frequentai e che quandosi è vociferato di un matrimonio, Alfonso non voleva sentire ragioni.E giungiamo al famoso concistoro dove il Valentino elenca le ragioniche lo portano a deporre l’abito. Questo concistoro ha luogo il 17 agosto 1498e non è vero che sarà il primo porporato a deporre l’abito: in precedenza loaveva fatto il cardinale Aleria. E nello stesso giorno il barone Villeneuve deTrans porta a Casare la patente di duca.No, non posso crederci! Cesare che istiga Alfonso d’Aragona a uccidereun porporato per poter avere l’unanimità dei voti in concistoro! Povera me,povera me, ma che male ho fatto? Rimando a quanto ho già scritto nelle puntateprecedenti riguardo ad Alfonso d’Aragona. Altro concistoro in cui un porporato ricorda che Cesare aveva profanatoquel luogo uccidendo Perotto. Rimando a quanto ho scritto sulla 12° puntatadella prima stagione riguardo all’uccisione di Pedro Calderon.Piccola precisazione: le dimissioni di Cesare non ebbero effettoimmediato come si dice nella fiction. E voglio ricordare, per quanti non hannoletto le prime puntate, che il Valentino era un uomo taciturno, che mai avrebbeesposto in pubblico il proprio pensiero. Anzi, per dirla tutta, non lo ha maifatto. Figuriamoci se avesse proferito frasi del genere in concistoro!Ecco: la scena in cui dichiara il suo amore a Lucrezia e le chiede dinon sposare Alfonso d’Aragona è follia. Se Lucrezia sposa Alfonso, èesattamente per volere del papa e di Cesare, che erano interessati al regno diNapoli.E chiudo rammentando che Alfonso d’Aragona e Lucrezia si sono amati dalprimo istante e che il loro amore è rimasto l’unico vero amore di Lucrezia.Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.