Coriandoli di parole

Per vivere in armonia, è sempre questione di giusta misura. Perché, se da un lato il mondo ci vuole molto simili, per non dire che ci vorrebbe tutti uguali, nel linguaggio, nelle regole, nell’etica, nella morale, per convivere pacificamente e ovviare alla comunicazione, dall’altro non bisogna trascurare la nostra intima originalità, che consente di esprimere veramente ciò che siamo. Da un lato il conformismo e dall’altro l’originalità di ognuno di noi, vista a volte come follia in senso dispregiativo da una controparte che si ritiene “normale” (appunto regolata : norma = regola), cioè da chi ha paura di non essere “normale “ e di essere visto come una anomalia e di conseguenza essere emarginato. Questa si che è gente malata, che spreca la vita. Tanto la bellezza quanto la meraviglia sono doni e linguaggio della divina follia, perché la ragione è solo un luogo di tecnica e di schemi ripetitivi, perché il suo scopo è la sicurezza. Perciò non si produrrebbe nulla di nuovo, né bellezza, né meraviglia se non per scintille di follia che spezzano l’ordine della ragione .

http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/04/follia_sapienza_viaggio_dei_greci_co_9_100504059.shtml