I Fiori Del Male

Violentemente Mia.


Ho riflettuto a lungo sulla mia vita, le sue declinazioni e le sue molte degenerazioni.Ho fatto liste, tabulati, indici di gradimento.Ho stilato classifiche sugli obiettivi ante trenta e post trenta.Ho deciso cos’è che voglio e cosa aborro.E ho preso, tout court, la mia risoluzione.Adesso scrivo da una landa esotica e desolata, al mio fianco un jamaicano iperdotato che mi fa godere dell’essenza della passione transnazionale.Fumo marijuana senza preoccuparmi di Fini, Giovanardi, Turco. Di restrizioni e di aperture.Non leggo più giornali che m’insegnano a far innamorare un uomo, il trucco per catturarlo e quello per non farlo scappare, l’essenza dell’orgasmo maschile e l’invenzione suffragetta di quello femminile, i mille modi per alzare il culo e abbassare la pancia, la cucina macrobiotica e la blefaroplastica.Non leggo più quotidiani, surreali storie di Governi in crisi per Finanziarie a strappo, diatribe su cessi unisex e papati in crisi per satira televisiva.Non guardo più la televisione, quiz cerebrali per cerebrolesi e donne nude che invocano il rispetto per la loro intelligenza sommersa.Non lavoro più al bar.Ho smesso di correre, scivolare e cadere tra i tavoli del bar dei seguaci del testosterone. Ho messo a tacere la frase diplomazia dell'anno 2006 " Se fossi eterossessuale saresti la donna della mia vita”.Non pulisco più  il bagno grande e il bagno piccolo tre volte al giorno, e non passo nemmeno più il battitappeto.Me ne frego della pancia-alpina e delle calze contenitive.Della ricrescita selvaggia del sopracciglio e delle doppie punte del capello stressato.Adesso vivo al di sopra delle categorie di uomini inadatti e donne difficoltose. Di carriere in fieri e stipendi minimi.Nessun problema di età pensionistica, tfr e cinque per mille.Indulto, cellulite, globalizzazione, pillola abortiva, suv. Li ho lasciati dall’altra parte del mare.Adesso faccio sesso minimo cinque volte al giorno, con uomini e donne indistintamente. E senza  dover dichiarare, mezzo stampa, di essere innamorata.Nessuno più mi domanda, petulante, “e il fidanzato?”.Il rutto è libero, l’opinione pure.Vivo nuda senza l’ossessione dei must dell’inverno,  dei must dell’estate, di quelli della primavera e della mezza stagione.Senza bisogno della borsa delle dive, della scarpa dell’anno, del cappotto sciancrato.Vivo una sorta di orgasmo continuo.E non sono i chakra.E’ solo l’aria. La realtà, a onor del vero, è che sono fagocitata dal cielo bianco del nord est, dalla nebbia alle due del pomeriggio, e dai must have di riviste sessiste pensate appositamente per donne con tendenze all’autolesionismo.Non faccio sesso. Troppo poco, quanto meno.E nascondo l’orgasmo dietro le giustificazioni che, spero, mi abboneranno le fiamme dell’inferno dei lussuriosi.Mi sono appena depilata le sopracciglia e medito sui duecento addominali prima di iniziare la maratona da bar del sabato sera.Piaccio solo agli omosessuali e a me piacciono solo gli psicotici con propensione  al surrealismo verbale e il dono della scomparsa a tradimento.Assorbirò un po’ di sostanze psicotrope, adesso.Scongiurando il carcere, l’ossessione del fidanzato formato famiglia e del fashion gloss perfetto per ragazze glam.