Blue in green

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Sono giorni in cui ho tempo per me,per leggere e coltivare le mie passioni per l'antropologia e i "sassi" - l'archeologia :) -. Come ho già manifestato - cfr. post n°75 e 76 di ott. 2008 - sto valutando la scelta delle mie prossime ferie, e lo faccio con anticipo,data la situazione lavorativa di quest'anno, in quanto a turni con le colleghe. L'Africa è un altro di quei continenti che abita il mio immaginario da almeno dieci anni.... solo che avrebbe priorità un'altra meta inseguita dagli anni del liceo - la culla della civiltà indoeuropea - che ancora non mi è stato dato di assaporare....Nel frattempo curo le mie letture sulla materia e lascio traccia di cosa mi ha più colpito conoscere.S."La prima cosa che colpisce è la luce. Gran luce ovunque, tanto sole, un chiarore abbagliante. Risalgono appena a ieri la Londra autunnale, l'aereo lucido di pioggia, il vento freddo, l'oscurità. Qui,di primo mattino, l'aeroporto inondato di sole e noi tutti immersi nel sole.""La gente del Nord. Ma abbiamo mai riflettuto sul fatto che nel nostro pianeta la gente del Nord non rappresenta che un'esigua minoranza? Canadesi e polacchi, lituani e scandinavi, parte degli americani e tedeschi, russi e scozzesi, lapponi ed eschimesi : la lista non è poi molto lunga. Non so neanche se arrivi a superare i cinquecento milioni di abitanti : meno del dieci per cento della popolazione terrestre, la cui stragrande maggioranza vive invece nella canicola, arrostisce al sole per tutta la vita. E del resto è lì che è nato l'uomo : le tracce più antiche della sua esistenza sono state rinvenute nei paesi caldi. Qual era il clima del paradiso biblico ? Bello stabile. Anzi doveva farci molto caldo perchè Adamo ed Eva potessero girare nudi senza sentire freddo neanche all'ombra dell'albero "Ryszard Kapuscinski,"Ebano",trad.V.Verdiani,Feltrinelli,Milano 2002