Blue in green

Torto ; Ragione


         
Mi ha trasmesso inquietudine seguire ieri sera "Annozero". Non intendo qui disquisire di attualità o cronaca. Ma di nuovo, come qualche tempo fa, sento il bisogno di lasciare traccia di ciò che sta avvenendo in un paese 'caso limite', emblema di contraddizioni, lotte intestine e perpetrazione di ottundimento del raziocinio con  pregiudizi, con l'alimentare paure che generano distanza.Ho scelto alcuni stralci di interviste e citazioni di tre scrittori israeliani viventi, che ho trovato navigando in rete, e che lascio qui a testimonianza del fatto che "noi sappiamo" e dobbiamo fare una piccola, anche minima azione VERSO LA TOLLERANZA, tutti i giorni.S."E' affascinante la rapidità, la leggerezza con cui si è abbandonato il concetto di frontiera, e quindi di identità e di responsabilità. La letteratura ha partecipato a questa rottura : smettendo l'impegno e qualsiasi tensione morale.Per paura d'essere antiquata.                        Abraham Yehoshua, 26.11.2008"La realtà in cui viviamo oggi non è forse crudele come quella creata dai nazisti, ma certi suoi meccanismi hanno leggi di fondo molto simili che offuscano l'individualità dell'uomo e lo portano a rifiutare obblighi e responsabilità verso il destino degli altri. E' una realtà sempre più dominata dall'aggressività, dall'estraneità, dall'incitamento all'odio e alla paura, dove il fanatismo e il fondamentalismo sembrano farsi più forti ogni giorno, mentre altre forze sembrano perdere la speranza di un cambiamento."                     David Grossman, 05.09.2007"Quella contro il fanatismo sarà la grande sfida del XXI secolo. Il fanatismo è una piaga trasversale, c'è in tutte le religioni e culture, quindi il grande tema epocale non sarà come molti pensano lo scontro tra civiltà, ma tra tolleranza e fanatismo. L'unica soluzione percorribile è nel compromesso. Non so perchè gli idealisti lo considerino disonesto : il compromesso è vita, perchè cerca la possibilità di continuare a vivere. Invece il fanatismo è morte. Sono l'apostolo del compromesso, sia nella politica che nella vita. In effetti, essendo sposato con la stessa donna da 47 anni, posso dirmi un vero esperto in materia..."                          Amos Oz, novembre 2008