Sei mio, eterno smarrimentonel misterioso bosco del tuo deliriometeora accovacciata nella buca dei miei istanticonfuso nelle alture delle perdizioni.La bocca ghiotta incita col ghigno impetuosocome sabbia nel ventogranelli scivolano capricciosial confine di un'orma ancestrale.Mio adorato carneficela lingua un ricamo tra le coscenell'essenza di gemiti affogatigustoso tripudio la melodia di corpi tesi.D'un fiato divino fame e sete e bramaper rotolare ed affiorare purpurealeccare le tue parole nella fluttuante paludedell'iridescente apocalisse.(MIO)