Il mondo intorno

SANTREMO, CRISTICCHI VINCE, IL TELEVOTO PERDE


Simone Cristicchi vince Sanremo con merito. "Ti regalerò una rosa" la canticchieremo per un pò, il ritornello è coinvolgente. La canteremo come poche altre in questo festival. La paranza di Silvestri, Mango, forse lo zum papa del refrain di Tosca e il tormentone di Paolo Rossi. Un festival che premia la canzone impegnata, fuori dagli schemi, ma che conferma ancora una volta - semmai ce ne fosse bisogno - come il sistema di votazione non vada bene e debba essere rivisto. Solo l'attento lavoro di cesello della giuria di qualità (a proposito, bravi, di fronte al rischio di sconquassi se la sono cavata bene) ha infatti evitato la vittoria, in un festival del 2007, del brano fuori tempo di Al Bano. Cristicchi vince tutto, compresi premio della critica e premio radio tv e ci salva dal commentare l'ennesimo successo della consueta brodaglia all'italiana che tanto piace alla platea media che segue il festival.L'abbiamo detto e lo ribadiamo. Via le giurie popolari - o almeno, via la demoscopica - e più potere alle giurie "vere". Quelle tecniche, però, non quelle falsamente di qualità. Ieri sera, a parte i voti plebiscitari, gli unici giudizi sensati erano degli unici due veri esperti di musica, De Angelis e Coccoluto (dico: Serena Autieri che da 10 a Johnny Dorelli!!!). Il televoto aperto da giovedì favorisce inevitabilmente chi ha più pubblico. Ecco spiegato il secondo posto di Al Bano dopo che per la giuria era quattrodicesimo. All'Eurofestival, il più grande concorso musicale europeo, che l'Italia snobba dal 1997, si vota solo alla fine di tutte le esibizioni per dieci minuti, l'ultima sera. Par Condicio.COME SI MANIPOLA IL TELEVOTOE'più facile che bere un bicchier d'acqua. La casa discografica di un cantante di nome che vuole farlo vincere compera 1000 schede telefoniche, su ciascuna delle quali si possono fare 7 chiamate. Totale 7000 voti moltiplicati per 3 (valeva il 30%) fanno 21000 voti facili facili. Niente di più semplice. Se a questo si aggiunge il fatto che artisti "di peso" hanno un bacino di pubblico maggiore (e quindi di potenziali televotanti a prescindere dai giochi delle case discografiche) di altri (es. Al Bano contro Tosca o Silvestri) il gioco è fatto....Guardiamo la classifica? Dei 20 campioni ce n'erano 7 con uno sterminato numero di fans o che nella storia del Festival hanno sempre goduto della fiducia del pubblico da casa: sei sono nei primi 10: Al Bano, Mango, Meneguzzi, Facchinetti, ZEro Assoluto, Ruggiero. Di questi, solo la Ruggero era nei primi 10 nella giuria di qualità. Sarà un caso?Il televoto ha spostato sempre voti, orientando la vittoria verso artisti che poi sono stati bocciati dalle radio o dal mercato: nel 2004, quando era l'unico meccanismo di voto, vinse Masini, mentre i pezzi di qualità (Pacifico) sono finiti in fondo. Nel 2005  Cutugno vince la sezione Classic col televoto (c'era Nicola Arigliano e il suo jazz, cribbio!). Nel 2006 Povia e il suo piccione grazie ai televoti dell'ultima sera si fanno beffe di 40 anni di carriera dei Nomadi. Nessuno di questi ha venduto un disco. Sarà il caso di rivedere il meccanismo? Sarà il caso di limitare la minimo il televoto o mettoerlo in condizione di non nuocere? (l'ideale sarebbe toglierlo, ma capiamo che servono soldi). Detto questo, onore al merito a Simone Cristicchi, privato l'anno scorso di una vittoria meritata fra i giovani proprio per lo stesso motivo: ha avuto il  merito di farci cantare la sua canzone e farci pensare. Primo nella giuria di qualità (seconda Tosca, terza Ruggiero), primo nella demoscopica (secondo Silvestri, terzo Mazzocchetti), secondo nel televoto, battuto da Al Bano (terzo Silvestri). Ha messo d'accordo tutti e a Sanremo non è facile.