Il mondo intorno

MA AI BIMBI, CHI CI PENSA?


E così siamo arrivati al cosiddetto "incidente probatorio". La vicenda delle presunte - comunque la sia pensi abbiamo il dovere di definirla così, prima che sia emessa qualsiasi sentenza - violenze pedofile sui bambini dell'asilo di Rignano Flaminio, mi accendo dentro una serie di domande.A me che sono abituato a fare volontariato con i bambini, pensare che ci sia stata anche una sola persona che abbia loro torto un capello provoca violenti conati di vomito. Certe volte penso a quanto sono fortunato a non aver dovuto trattare da giornalista la vicenda. Non ce l'avrei proprio fatta a restare "asettico" e "fedele alla notizia".In tutta questa storia, la cosa che fa maggiore ribrezzo è il ruolo che si sta ritagliando per i bambini. Prima sono stati fatti passare per bugiardi addomesticati da genitori "psicolabili" (mi si passi il termine), con le loro dichiarazioni che non sono state ritenute veritiere (come se bambini di 3 anni fossero capaci di inventarsi in massa queste cose).E adesso saranno utilizzati per i cosiddetto "incidente probatorio". I bambini e gli psicologi separati da un vetro. Domande, risposte. E chissà cos'altro. Mi domando cosa ne sarà di questi bambini quando crescereanno.Anche perchè nessuno si preoccupa di fare in modo che la scuola, in qualche modo, possa ricominciare. Nessuno, fra Comune di Rignano, Provincia di Roma e Ministero, che abbia avuto un pensiero per far tornare a giocare quei bambini, in un locale adatto, con educatori, affinchè abbiano la sensazione che tutto sia ripartito "come prima". Accuse e contro accuse. E nessuno che pensi ai piccoli, se non al fatto che li si possa usare come i grandi, per le cose dei grandi. E invece, dovrebbero poter continuare a fare solo i bambini. Che tristezza....