Semplifichiamo

UNA BUONA NOTIZIA PER LA SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – LA PROMUOVE ANCHE MONTI


È passata quasi inosservata la notizia riportata nell’articolo di Monica Guerzoni pubblicato sul Corriere della sera di sabato 11 agosto nel quale si dava conto dell’arrabbiatura del premier Monti nei confronti di alcuni suoi ministri. Sembra che il premier li avesse invitati a presentare le schede di sintesi dei provvedimenti varati e di quelli in cantiere per esaminarle nell’ultima (lunga) riunione del Consiglio dei ministri prima delle (brevi) ferie. Così che si potesse pubblicarle poi sul sito del Governo (www.Governo.it) mettendole a disposizione dei cittadini che avessero voluto informarsi in questo agosto sulla mole di attività svolta dal Governo e su quella in agenda per i prossimi mesi.  Secondo quello che riferisce Monica Guerzoni, Monti sarebbe rimasto deluso dall’impresentabilità delle schede presentate dalla maggior parte dei suoi ministri. Un’impresentabilità comunicativa evidentemente, tipica dei documenti della pubblica amministrazione centrale e locale. Assolutamente inidonea ad andare su un sito internet per essere offerta ai cittadini comuni, quelli che pagano le tasse tanto per intenderci. Quelli – direi io – che non si possono permettere o comunque rifiutano di tenere a cassa lo stipendio di un traduttore dei documenti delle pubbliche amministrazioni.  I ministri che hanno ricevuto il “cartellino giallo” di Monti sono quelli che “hanno presentato cartelline incomplete, troppo lunghe o scritte con linguaggio burocratico”. Sembra che dal rimprovero del (professore) Monti si siano salvati soltanto tre ministri su 18, cioè i ministri Fornero, Passera e Riccardi. E questo la dice lunga sulla capacità di semplificare di un Governo che pure ha tra i suoi migliori obiettivi di azione proprio la semplificazione dell’azione della pubblica amministrazione.  Monti si sarebbe si arrabbiato, ma non si è scoraggiato. Come un buon professore ha “rimandato” i ministri che ha trovato impreparati alla successiva seduta del Consiglio che sembra essere stata già fissata per il 24 agosto. C’è da pensare (o sperare) che i collaboratori addetti alla comunicazione dei ministri rimandati, lavoreranno sodo in questi giorni di mezzo agosto per preparare le schede richieste dal premier. Questa volta in maniera presentabile e, soprattutto, comprensibili.  Staremo a vedere.   Michele Luccisano12 agosto 2013Ranica