SI.MA.BO'

LA PRIMA PROSTITUTA ? ...UN UOMO !!


All'inizio, quando l'esistenza dell'uomo era ancora all'alba, sulla Terra regnavano gli Dei...Tra loro, primeggiava la figura di Anu, Dio dei cieli e Padre degli Dei.Enki, figlio maggiore di Anu, era il Dio dei mari, degli inferi e della scienza.Enlil, figlio minore, era il Dio della Terra e l'erede legittimo sul trono dei cieli.Ninhmah, sorella di Enki e di Enlil, era la Dea della medicina, e divenne in seguito la Dea Madre degli uomini.Questi Dei, ed altri Dei minori, avevano ognuno un compito ben preciso.Furono le epiche di questi Dei, furono i loro intrecci amorosi, le loro brame per ottenere il potere di un territorio o di un popolo, e furono i loro conflitti, che scaturirono le future leggende, le future religioni e le future figure mitologiche.Tra tutti gli Dei, spiccava INANNA. Bella e lussuriosa, sensuale e pericolosa, questa era INANNA, venerata dagli uomini come la Dea dell'eros.INANNA sapeva sedurre gli Dei e gli uomini, e per raggiungere i suoi scopi, sapeva combattere ad armi pari anche con gli Dei piu potenti.Venne cosi venerata come la Dea dell'amore e la Dea della guerra.Vi furono gelosie e dissapori, battaglie e conflitti tra un Dio e l'altro, per contendersi le grazie della bella INANNA Teatro delle aspre battaglie divine furono il cielo e la terra, e le vittime furono sempre loro, gli uomini. INANNA amava il sesso in modo eccezionale e spropositato, e le novelle d'amore raccontano i suoi accoppiamenti sia con Dei che con uomini.Perfino Anu si innamorò di INANNA, alla quale regalò una terra tutta sua.INANNA divenne cosi la Dea incontrastata della Valle dell'Indo, e in quella civiltà fondò una cultura basata sul sesso, dalla quale vennero alla luce le future pratiche amorose del Tanthra e del Kamashutra.INANNA arricchi' il suo palazzo con un vero e proprio harem, brulicante di bellissimi uomini.Infatti agli uomini piu attraenti, in cambio di sesso, se veniva giustamente accontentata INANNA prometteva ricchezza e potere.La bellissima INANNA, venne successivamente venerata dai babilonesi col nome di Isthar, dai greci col nome di Afrodite, e dai romani col nome di Venere.