Ragione e Sentimento

Sulle donne afghane


Oggi, nella trasmissione condotta da Licia Colò è stata ospite una "Ex-parlamentare" afghana, Malalai Joya, la quale ha una storia veramente toccante...Tutti conosciamo ormai le vicende che hanno martoriato questo paese, ma tanti sono gli avvenimenti che lo tormentano anche dall'interno come questo che avuto protagonisma questa ragazza e come molti altri che vedono come vittime soprattutto donne.Questa donna ha esattamente la mia età ma la sua vita è stata da subito segnata dalle tragedie vissute sin da piccola, durante il periodo in cui venne alla luce ebbero inizio le varie guerre che rovinarono il suo paese.
Emigrata con la famiglia in Pakistan tornò quando la guerra contro i russi aveva lasciato il posto a quella tra i vari signori della guerra afgani che si contendevano il potere. Finché non ebbero la meglio i talebani. Furono anni bruttissimi, soprattutto per le donne, costrette a subire le peggiori umiliazioni. A Farah, iniziò a lavorare per le donne divenendo  direttrice locale dell'Opawc (Organizzazione per la Promozione delle Capacità delle Donne Afghane), un'associazione che aiuta le donne afghane nei campi dell'istruzione, della sanità e del lavoro. In questo periodò fu mandata alla Loya Jirga, e lì tutto iniziò.... Nel 2005 a soli 27 anni viene eletta in Parlamento, ma in seguito ad un'intervista televisiva in cui denuncia la corruzione e i misfatti dei "signori della guerra", viene sospesa dal suo incarico. Questo è parte del discorso che pronunciò alla Loya Jirga"Il mio nome è Malalai Joya della provincia di Farah”, disse Malalai. “ Con il permesso degli stimati presenti, in nome di Dio e dei martiri caduti sul sentiero della libertà, vorrei parlare un paio di minuti. Ho una critica da fare ai miei compatrioti, ovvero chiedere loro perché permettono che la legittimità e la legalità di questa Loya Jirga vengano messe in questione dalla presenza dei felloni che hanno ridotto il nostro Paese in questo stato. (...) Essi sono coloro che hanno trasformato il nostro Paese nel fulcro di guerre nazionali ed internazionali. Nella nostra società sono le persone più contrarie alle donne, e quello che volevano... (clamori, si interrompe). Sono coloro che hanno portato il nostro Paese a questo punto, e intendono continuare nella loro azione. Credo sia un errore dare un'altra possibilità a coloro che hanno già dato tale prova di sé. Dovrebbero essere portati davanti a tribunali nazionali e internazionali. Se pure potrà perdonarli il nostro popolo, il nostro popolo afgano dai piedi scalzi, la nostra storia non li perdonerà mai”.Oggi Joya ha chiesto di fatto all'Italia di "scostarsi dalla linea degli Stati Uniti" e di "combattere i talebani con l'arma della democrazia" e non con quella "della sicurezza". Il suo coraggio nel dire la verità, ha cambiato la sua vita, sono infatti ben quattro gli attentati alla quale è sfuggita e cosa ulteriormente grave, a Maggio è stata espulsa dal parlamento per aver pronunciato un discorso contro il ritorno dei signori della guerra sulla scena politica, Emblematico è il suo pensiero:"Fino a quando i fondamentalisti rimarranno al potere non c'e' alcuna speranza che le cose possano cambiare in Afghanistan".Pertanto le sue richieste alla comunità internazionale sono quelle di spodestare la finta democrazia che è nel suo paese passando per la promozione dei diritti delle donne, che vivono in una siuazione peggiore  di quella sotto il regime talebano, questo benchè nel Parlamento di Kabul siedono 67 donne su 249 deputati, le quali però sono per la maggior parte fondamentaliste e ed eseguono passivamente le direttive degli uomini