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Le navette spaziali attualmente utilizzate.


Le navette spaziali attualmente utilizzate.Attualmente sono operative tre tipi di navetta spaziale: La Soyuz russa, lo Shuttle americano (ambedue utilizzate per la messa a punto della Stazione Spaziale Internazionale Iss) e la Shenzhou cinese.Tutte e tre sono ottime navette.La Soyuz russa venne ultimata dall'Unione Sovietica nel 1967. Era il corrispettivo sovietico dell'Apollo (venne lanciata un anno prima solo a causa del tragico incidente dell'Apollo1). Come l'Apolo poteva portare 3 astronauti, ma senza tuta. Poichè, a causa della depressurizzazione dell'abitacolo in una delle prime missioni i tre cosmonauti persero la vita, si decise di portare l'equipaggio a due cosmonauti con tuta pressurizzata. Ragione per cui per molti anni le Sojuz hanno trasportato solo due cosmonauti. Come l'apollo era destinata (previe modifiche) a portare un uomo sulla Luna. Il programma lunare sovietico fallì a causa di una serie di incidenti al razzo vettore n1 che si rivelò incapace di volare.Tuttavia la navetta Soyuz era un piccolo capolavoro di ingegneria. molto sicura, aveva costi molto contenuti di realizzazione e veniva prodotta quasi in serie. Come tutte le navette del tipo a capsula, era monouso, ma la sua realizzazione non comportava particolari problemi economici e se ne poteva realizzare un grande numero. Rispetto all'Apollo(due elementi, uno abitabile) nella sua configurazione standard era composta di 3 elementi: il modulo di servizio contenente la meccanica, la capsula di pilotaggio e rientro a campana e, davanti a questa cabina, un modulo a forma di sfera che forniva un pratico vano aggiuntivo aumentando notevolmente lo spazio interno.E' estremamente manovrabile e con un'ottima autonomia garantita da due ampi pannelli solari. la sua manovrabilità, unita ad un sistema di connettività ottimo e reso via via sempre più automatizzato, l'ha sempre resa una delle navette più adatte ad operazioni di docking, l'unione tra due navette o con stazioni spaziali. Naufragata ogni speranza di essere utilizzata per missioni lunari, la navetta si fece onore nel suo pluridecennale esercizio, soprattutto nell'ambito dell'importantissima esperienza della base spaziale MIR.Con il crollo dell' URSS, naufraga anche il progetto (che era ormai praticamente completato) di una navetta spaziale planante e riutilizzabile simile allo shuttle (Buran-Energia). La Russia continua quindi saggiamente ad utilizzare le ottime navette Soyuz, rinnovandole enormemente specie per quanto riguarda l'elettronica di bordo, cosa che consente oltretutto di aumentare l'abitabilità e di riportare a tre il numero di astronauti trasportati in tutta sicurezza. In questa opera di aggiornamento hanno collaborato anche gli Usa che avevano bisogno delle navette russe per la ISS.Ad oggi la Sojuz continua il suo compito in maniera ottimale, risultando tra l'altro la navetta in assoluto più sicura rispetto alle ore di volo (se si esclude la Shenzhou che ha effettuato però pochissimi voli).E' probabile che in un futuro prossimo potrebbe essere l'unica navetta in grado di portare uomini sulla ISS qualora gli americani non rimpiazzassero rapidamente gli Shuttle.Nel futuro, la Russia, sembra stia costruendo una navetta planante riutilizzabile in collaborazione con l'Unione Europea. Tale navetta avrebbe dimensioni del tutto simili alla Soyuz e sarebbe quindi molto più piccola degli Shuttle americani.Della Shenzhou cinese si sa abbastanza poco. ha fatto il suo primo volo nel 2003 e pare sia una navetta ottima ed affidabile. E' molto simile alle Soyuz. Anche lei composta di tre elementi (uno di servizio strumentale e due abitabili) pare che abbia un'abitabilità leggermente superiore, specie per quanto riguarda la parte anteriore alla cabina di pilotaggio. Questo elemento è a forma cilindrica anziché sferico come nelle Soyuz ed ha un'abitabilità maggiore tale forse da consentire lo svolgimento di piccoli esperimenti.Lo Space Shuttle americano: Frutto di un lunghissimo periodo di gestazione, lo Space Shuttle è senza dubbio la più complessa macchina che abbia volato nello spazio. Terminato in anticipo il programma lunare che prevedeva altre due missioni , gli Stati Uniti trascorsero alcuni anni utilizzando le capsule Apollo per raggiungere la stazione spaziale Ski Lab (ricavata dall'ultimo stadio di un missile Saturn. Tale esperienza fu sostanzialmente deludente e non poteva tenere testa alle missioni sovietiche che, con le loro navette e le loro basi spaziali sembravano nuovamente in testa nella corsa allo spazio. In realtà gli Usa stavano ultimando le loro navette riutilizzabili. La concezione di queste navette che raggiunsero lo spazio per la prima volta nel 1981, era totalmente innovativa. lo Shuttle è una sorta di aliante di dimensioni enormemente superiori a quello delle altre navette. Il costo per la sua realizzazione è immenso (simile a quello delle missioni lunari) ciò comporta la realizzazione di un limitato numero di queste navette. Tuttavia, nel tempo, tale spesa viene recuperata, poiché grandissima parte delle struttura viene recuperata. Al momento del lancio lo shuttle è aggrappato ad un grosso serbatoio di combustibile liquido ai cui lati si trovano due razzi a combustibile solido. il grande serbatoio centrale non è dotato di motori, quindi la sua costruzione è estremamente economica, ed è l'unico elemento che va sostituito ad ogni missione (ricade disintegrandosi in atmosfera). Questo serbatoio centrale rifornisce i motori della navetta durante il lancio (motori che quindi vengono recuperati al ritorno poiché la navetta (o spola) è riutilizzabile.Anche i due razzi laterali che forniscono la spinta per superare l'attrazione terrestre sono stati progettati per ricadere a terra frenati da paracadute ed erano concepiti per essere rigenerati e riutilizzati. Quindi sia la navetta che tutti i motori (tutte le parti più costose) sarebbero dovuti essere recuperabili e riutilizzabili, mentre in tutte le altre navetta spaziali vanno ricostruite ad ogni missione. Tuttavia tali aspettative furono in parte disattese (I BOOSTER LATERALI SONO STATI RIUTILIZZATI SOLO NELLE PRIME MISSIONI poi l'idea è stata abbandonata per motivi di sicurezza dopo lo'incidente della navetta Challenger).Lo Shuttle USA trasporta fino a dieci persone ed ha due "ponti", uno superiore con la cabina di pilotaggio, ed uno inferiore con un vano utilizzabile per esperimenti ecc. Lo spazio per gli esperimenti può essere ulteriormente ampliato con un grande laboratorio cilindrico inserito nel vano di carico e collegato alla cabina, e che è in se una piccola base spaziale.Il grande vano di carico apribile sulla carlinga lo rende una sorta di camion spaziale ed i suoi utilizzi sono dei tipi più svariati; dal trasporto di grandi carichi nello spazio al recupero di satelliti in avaria.La sua connettività è notevole, numerose volte ha attraccato alla stazione sovietica MIR e ovviamente alla Stazione Spaziale Internazionale, nella cui costruzione ha avuto un ruolo fondamentale.Per contro può compiere soltanto orbite relativamente basse.Come abbiamo detto la costruzione di una di tali navette è costosissima, ed i suoi costi vengono ammortizzati dopo numerose missioni. Tuttavia, col passare del tempo e con l'innalzamento degli standard di sicurezza richiesti, la sua manutenzione si fa sempre più costosa. Ma,già dopo pochi anni, l'aver dovuto abbandonare l'idea di rigenerare e riusare i booster laterali aveva fatto salire le spese.Le navette esistenti sono ormai avviate alla pensione avendo quasi raggiunto il limite massimo di voli previsti.Sembra che gli Stati Uniti non abbiano intenzione di costruirne altre e stiano concentrando i loro sforzi verso una navetta molto più semplice, del tutto simile al vecchio Apollo ma un po' più grande. Questo nell'ottica forse di un futuro ritorno alle esplorazioni lunari con equipaggio.Cercheremo di seguire il più possibile questa nuova impresa di ritorno alla Luna.