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I problemi di Orion ed Ares


Nell'ambito del nuovo progetto Nasa di esplorazione spaziale sono emersi alcuni problemi.Il principale di questi problemi è relativo al razzo vettore Ares 1. Questo nuovo razzo è concepito in modo da risultare piuttosto semplice e quindi economico, tuttavia i costi per la sua messa a punto stanno salendo notevolmente a causa di tutta una serie di problemi tecnici di non facile soluzione, tanto che ormai qualcuno ipotizza di utilizzare un vettore militare per lanciare in orbita la nuova navetta, questo almeno all'inizio. Questa ipotesi sembra comunque problematica, sia per motivi tecnici (la Nasa sostiene che questa ipotesi sarebbe più costosa della messa a punto di Ares) , sia per motivi diplomatici (si è sempre cercato di usare vettori non militari perchè il loro utilizzo viene associato sempre ad una prova di forza nei confronti della Russia).Torniamo al razzo Ares 1: questo è un missile a 2 stadi, di potenza inferiore a quella dei propulsori dello Shuttle, poichè il carico da trasportare è molto minore (la sola capsula spaziale abitata poichè altri carchi verranno lanciati con un altro apposito vettore). Il primo stadio è a combustibile solido e il secondo a combustibile liquido. I razzi a combustibile solido hanno sempre avuto molti problemi, come l'impossibilità di modulare la potenza e l'impossibilità di essere spenti dopo l'accensione. Questo crea ovviamente notevoli problemi di sicurezza infatti, una volta innescata la reazione, il missile parte e non è possibile spengerlo all'ultimo minuto qualora si verificassero problemi. Allo stesso tempo la grande potenza sviluppata in modo molto irruento rende difficile "strappare" la navetta dal razzo se ciò fosse necessario, ecco che diventa davvero un'impresa la costruzione del razzo di salvataggio posto al di sopra della capsula, questo deve avere infatti una potenza immensa per allontanare gli astronauti dal razzo Ares in caso di emergenza (questo razzo di salvataggio sembra comunque essere già in fase avanzata di sviluppo, ma costituirà un peso notevole da sollevare verso lo spazio).Un secondo problema dei razzi a combustibile solido riguarda le violentissime vibrazioni che si sviluppano durante l'esercizio. E questo sembra essere il problema più serio che i tecnici si trovano a dover risolvere. Queste vibrazioni sembrano essere connaturate alla tecnologia dei razzi a combustibile solido e non sembrano quindi essere eliminabili. Ora queste vibrazioni, secondo la Nasa, rischiano di danneggiare il secondo stadio e quindi di distruggere il missile Ares stesso con una probabilita che, sempre secondo la stessa Nasa é a livello 4 in una scala di rischio da 1 a 5, quindi è evento quasi certo nell'attuale configurazione. E comunque se anche non si verificasse la perdita del razzo la stessa vita degli astronauti sarebbe messa a repentaglio da queste violentissime vibrazioni, costoro potrebbero infatti perdere conoscienza. E' quindi evidente che allo stato attuale questa configurazione non volerà mai fin tanto che questi problemi non saranno risolti. Per adesso si sta pensando ad alcuni ammortizzatori simili a quelli delle auto posti tra il primo e il secondo stadio e tra il secondo e la navetta. Ma questa soluzione, in vero piuttosto esotica, pone problemi di peso aggiuntivo non indifferenti, tanto che si ipotizza di ridurre il peso della capsula forse riducendo il numero di astronauti trasportati, ma questo renderebbe tutto il progetto meno soddisfacente anche in rapporto alle spese sostenute che in America molti politici già giudicano eccessive.E pensare che il razzo Ares sembrava essere piuttosto semplice, con il suo primo stadio a conbustibile solido che altro non era che un booster laterale dello Shuttle riciclato pari pari, soltanto un po' più lungo. Ma nello Shuttle, i booster a combustibile solido (che comunque erano un ripiego economico ai razzi a combustibile liquido previsti inizialmenta) sono posizionati di lato, proprio perchè, teoricamente, possono essere sganciati in caso di emergenza senza andare a colpire l'orbiter. Mentre la capsula Orion ci sta sproprio sopra e non ha molte vie di fuga. Inoltre la navetta Shuttle non era direttamente a contatto con questi booster, ma era attaccata al serbatoio centrale che riforniva i suoi motori, quindi le vibrazioni erano ammortizzate molto meglio e non si trasferivano direttamente alla navetta. Il missile Apollo era invece un tristadio interamente a combustibile liquido e si noti che non ebbe mai incidenti significativi. Tuttavia la sua realizzazione era costosissima e era realizzabile quindi in un numero limitatissimo di esemplari, mentre oggi si richiede un vettore in grado di essere lanciato più volte l'anno con una certa regolarità. Il migliore razzo a combustibile liquido era e resta tuttora il primo che raggiunse lo spazio, il razzo Soyuz che l'America mai è riuscita ad eguagliare. Un altro problema del nuovo programma spaziale riguarda più propriamente la navetta Orion, sembra che la Nasa avesse calcolato un consumo idrico di 2 litri giornalieri ad astronauta, mentre si apprende che per essere in tutta sicurezza e comodità bisogna che ogni astronauta abbia a disposizione due litri e mezzo. Questo problema in apparenza stupido, è in realtà piuttosto grave perchè costringe a rivedere un po' tutto il progetto e a preventivare un peso molto maggiore e uno spazio abitabile disponibile minore (spazio che già sembra essere molto scarso, anche se gli astronauti, notoriamente, non possono soffrire di claustrofobia).