microtesla space

Su Marte con la capsula Orion?!?


 (Il testo è stato corretto il 18 maggio '09)Qui voglio inserire un'opinione del tutto personale.Se mi chiedessero se sono felice del fatto che la NASA abbia puntato tutto sulla capsula Orion, la mia risposta sarebbe semplicemente "no". Avrei preferito una nuova navetta planante, un nuovo Shuttle.Ora, io credo che questa piccola navetta prima o poi volerà, ma sarà un oggetto poi così utile?Servirà a raggiungere e attraccare la Stazione spaziale internazionale ISS?Certamente si.Servirà a raggiungere la Luna?Forse si.Servirà a raggiungere Marte?Secondo me no. Questo non è possibile.E ora vi dico perchè: lo spazio per gli astronauti è veramente troppo poco. Un viaggio così lungo, che tra andata permanenza e ritorno durerebbe almeno due anni e mezzo, non può essere compiuto all'interno di una capsula così piccola.All'arrivo su Marte gli astronauti sarebbero distrutti nel fisico e nella psiche.Non mi convincono per nulla altri due particolari della capsula Orion.Il primo riguarda la disposizione dei membri dell'equipaggio su due livelli. In questo modo, in tutti i disegni forniti dalla Nasa, si vede chiaramente che chi sta sopra ha i piedi praticamente davanti alla faccia di chi sta sotto. Potete immaginare, durante la fase di rientro in atmosfera e quando la capsula toccherà il suolo o la superficie marina, come possa sentirsi l'astronauta del livello inferiore.I russi infatti, per la loro nuova cosmonave, stanno studiando una disposizione molto diversa dell'equipaggio che evita l'urto dell'uno contro l'altro, poichè tutti siedono sullo stesso livello.Sembra una piccolezza, ma anche il confort fa la sua parte nel successo di una missione spaziale.Il secondo problema riguarda la fuoriuscita dell'astronauta dalla capsula per una passeggiata spaziale.I russi hanno sempre usato per pressurizzare le loro navette una miscela di azoto e di ossigeno. Questo per evitare che scintille e falsi contatti provocassero con troppa facilità incendi a bordo. Questo tipo di atmosfera impone l'esistenza di una camera di decompressione nella quale l'astronauta deve sostare qualche minuto al fine di adattarsi all'atmosfera della tuta, prima di uscire.Tutte le navette sovietiche che consentivano all'astronauta di uscire dal veicolo possedevano e posseggono questa camera di assuefuazione che nelle Soyuz è è posta all'interno del compartimento sferico, davanti al modulo di comando.Gli americani invece hanno sempre riempito le loro capsule con ossigeno puro. Sentendosi sicuri del perfetto isolamento delle parti elettriche delle loro navette, ritenevano piuttosto improbabile un incendio che, con l'atmosfera di ossigeno puro, sarebbe pressochè indomabile. Dopo la tragedia dell'Apollo1 l'ossigeno venne in parte miscelato per ridurre i rischi, ma rimase sempre molto più puro rispetto alle navette russe.Questo tipo di atmosfera di ossigeno praticamente puro, consente di uscire dalla navetta senza passare attraverso una camera di adattamento. Infatti le navette americane non hanno questa camera di adattamento. Non lo avevano le Geminy dalle quali si usciva semplicemente aprendo i portelli ad ala di gabbiano; non lo avevano le capsule Apollo, e non l'aveva lo Space Shuttle.Non lo ha ovviamente neanche l'Orion. Ma l'Orion avrà l'atmosfera identica a quella delle navette russe perchè più sicura. Quindi, probabilmente dalla Orion non si potrà uscire per una passeggiata spaziale, ed infatti tale ipotesi non è mai menzionata dalla NASA. Ma questo sarà un grave inconveniente, perchè uscire dal veicolo spaziale è un'operazione spesso indispensabile nelle missioni spaziali.La nuova navetta russa, infatti, avrà al suo interno un piccolo scompartimento cilindrico intorno al quale siedono i cosmonauti, e che servirà appunto come camera di compensazione per uscire dal veicolo.(il testo è stato corretto il 18 maggio '09)