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Lo sbarco sulla luna è avvenuto realmente?


 Mi ha sempre molto incuriosito il dibattito sulla veridicità delle missioni Apollo con sbarco lunare.Secondo me, dal punto di vista tecnologico, alla fine degli anni '60 si era perfettamente in grado di progettare e gestire la missione.Anche se è vero che l'elettronica aveva raggiunto un livello molto primitivo, è altrettanto vero che opere estremamente ambiziose sono state realizzate dall'uomoben prima della comparsa dell'elettronica. Basti pensare alle piramidi.Quando guardiamo a qualcosa che è stata realizzata prima dell'introduzione di tecnologie che a noi sembrano fondamentali, restiamo sempre stupefatti ed increduli, ma l'uomo ha sempre trovato la strada per arrivare a soluzioni straordinarie anche con strumenti estremamente rudimentali.Nell'epoca Apollo tuttavia l'elettronica esisteva, erano proprio gli anni in cui si gettavano le basi per la realizzazione dei computer che noi tutti utilizziamo oggi.Tuttavia un conto è la fattibilità tecnica della cosa, e un altro è la fattibilità pratica di un'impresa che va vista anche in termini di costi, rischi, vantaggi-svantaggi.L'impresa lunare aveva un senso propagandistico molto elevato. Un eventuale fallimento avrebbe avuto effetti catastrofici sull'immagine degli Stati Uniti.Ora, prendiamo per buona l'ipotesi della missione lunare falsa, ricostruita su di un set cinematografico e spacciata per vera di fronte all'opinione pubblica.In realtà non si tratterebbe di una scelta in se per se sbagliata.Non bisogna dimenticare cosa era l'Unione Sovietica in quegli anni, ne cosa rappresentassero gli Stati Uniti nello stesso periodo. Era un'epoca nella quale l' evntualità di una guerra nucleare tra superpotenze era percepita come imminente.Ad un certo punto entrambe le super potenze cercavano di dimostrare la propria superiorità tecnica per dimostrare alla controparte il proprio potere e dissuaderla da un attacco. Ma si cercava così anche di affascinare l'opinione pubblica per trascinarla dalla propria parte.Se ad un certo punto gli americani si fossero accorti della difficoltà di portare a termine l'impresa lunare senza incorrere in un fallimento e nella perdita di credibilità, sarebbe stata una scelta del tutto ragionevole, razionale e giustificata la simulazione in studio della missione. Sfruttando la grandissima capacità cinematografica di cui il Paese dispone, si poteva ottenere lo stesso effetto psicologico di un vero viaggio sulla luna, a) senza mettere a rischio la vita degli astronauti; b) senza rischiare un fallimento catastrofico sul piano dell'immagine; c) spendendo molto meno e dirottando i fondi verso altre iniziative più o meno segrete.Per quanto riguarda la segretezza dell'operazione falso sbarco lunare, bisogna tenere presente che gli astronauti coinvolti avrebbero certamente appoggiato la cosa e mantenuto il segreto, anche se probabilmente a malincuore. Infatti quasi tutti gli astronauti delle missioni Apollo e precedenti provenivano dall'ambiente militare. Per cui, anche se la NASA era un ente civile, tutte le sue operazioni erano soggette, direttamente o no, alle autorità militari.Essendo militari, gli astronauti erano tenuti ad obbedire agli ordini impartiti, e lo facevano con convinzione, poichè dal loro comportamento dipendeva la sicurezza nazionale.Perchè non appoggiare un'operazione del tutto incruenta per i civili, che non metteva a rischio la loro vita ne quella dei compagni e che, per di più ,aveva un'importanza strategica superiore a quella di una guerra?Se le missioni lunari dell'Apollo sono state davvero simulate, pensare che gli astronauti non appoggiassero l'iniziativa è davvero assurdo. Non si capisce davvero perchè non avrebbero dovuto collaborare e mantenere il segreto come veniva loro richiesto.Stiamo ovviamente parlando del caso in cui la missione lunare sia stata simulata, il che è ancora tutto da dimostrare.Comunque, proseguendo nell'esame dell'ipotesi, ci si domanda come avrebbe fatto l'America a nascondere una tale operazione al KGB che, con la sua rete di spionaggio, riusciva a penetrare quasi tutti i cordoni di sicurezza.Probabilmente però, se in quegl' anni (fine '60 inizi'70) il KGB si fosse accorto dell'operazione di falso sbarco lunare, non avrebbe rivelato proprio nulla all'opinione pubblica. Questo perchè proprio contemporaneamente si stava consumando il clamoroso fallimento della missione lunare sovietica. Quest'ultima era stata tenuta segreta all'opinione pubblica, e l'URSS sosteneva di non essere interessata alla missione di sbarco lunare. In realtà era costata miliardi di rubli ed aveva prodotto soltanto un gigantesco razzo, l' N1, che praticamente non si staccava dal suolo.Oggi sappiamo che la CIA era a conoscenza del fallimento del programma lunare sovietico, ma che non rivelò mai la cosa all'opinione pubblica internazionale, lasciando credere al mondo che l'URSS non avesse sostanzialmente partecipato alla corsa alla luna concentrandosi piuttosto su sonde automatiche e basi spaziali.Coprì insomma il fallimento dell'URSS in questo particolare settore astronautico.Può darsi benissimo che allo stesso modo, come contropartita, il KGB abbia ricambiato il favore fingendo di non accorgersi che le missioni lunari erano false.Il vero punto debole di tutta la teoria del complotto lunare sta secondo me nella segretezza da parte di tutto lo staff preposto alla realizzazione del set lunare. Un lavoro che avrebbe richiesto una pletora di registi, scenografi, tecnici delle luci, cameramen ecc. Tutte persone oltretutto provenienti dal mondo dello spettacolo e quindi molto più inclini, rispetto ad un astronauta-militare, a cercare la notorietà anche rivelando il lavoro svolto.Se la serie degli sbarchi lunari è stata una finzione, si è trattato di un capolavoro di finzione cinematografica. E come si può pretendere che chi ha realizzato o collaborato a realizzare un capolavoro, un'opera d'arte, accetti di restare per sempre nell'ombra, nell'oblio della storia.Se è stato solo un film, qualcuno che ne ha curato la realizzazione, non avrebbe resistito alla tentazione di raccontare il proprio lavoro.  Alla fine di questo post, voglio segnalarvi un video trovato su you tube. Si tratta di un filmato d'epoca che mostra le fasi di trasporto e prelancio del razzo lunare N1 che avrebbe consentito a due cosmonauti sovietici di sbarcare sul nostro satellite naturale (anzi, ad uno, poichè l'altro sarebbe rimasto in orbita lunare). Il fallimento di questo vettore, costato milioni di rubli, pose l'URSS di fronte alla constatazione di non poter sbarcare sulla Luna. Tennero segreto il fallimento e la CIA che ne era a conoscienza copri il segreto. Perchè? Cosa ottenne in cambio?N1 viene trasportato sulla rampa di lancio da due locomotori ferroviari.http://www.youtube.com/watch?v=k4-CyIBlKNsN1 viene lanciato ma esplode subito dopo. Dopo molti tentativi ci si accorse che gli errori concettuali del razzo imponevano l'abbandono del progetto.http://www.youtube.com/watch?v=m79UO4HOQmcMa un altro mistero avvolge questo razzo lunare: perchè il genio dell'astronautica Sergej Pavlovič Korolëv (che conobbe la prigionia dei Gulag), creatore di tutte le navette sovietiche (tranne Buran-Energia) e del razzo Soyuz (ancora oggi uno dei più utilizzati e affidabili dopo mezzo secolo), progettò l'enorme N1 che era sostanzialmente impossibilitato a volare?