middlemarch

Orgoglio follicolo


Ieri  ho inaugurato la parrucchiera sotto casa che non avevo avuto ancora occasione di provare. Chè in fondo il bello dei traloschi è anche questo, no? Fai cose, vedi gente. Devo dire che il team di perucones si è presentato subito bene: carini, sorridenti, facce allegre, addirittura mano tesa e presentazione ufficiale – buona sera signora! Io sono Valentina! – e via trillando così per tutto il resto del cast  che era composto da una receptionist, una lavorante e la titolare. Neanche il tempo di sedermi al lavaggio che mi avevano già chiesto se volevo tè o caffè. E siccome ho declinato dicendo che alla sei del pomeriggio non mi pare buona norma assumere eccitanti, la titolare ha subito compendiato: ma allora una tisana! Mela e cannella, uva bianca o gelsomino? Che effettivamente mi hanno parecchio attizzato, non fosse che ormai ero partita col no di cortesia e mi faceva fatica schiodarmi da quella posizione negativa. Durante il lavaggio Valentina mi ha progressivamente convinto all’uso di tutta una serie di integratori del capello che all’apparenza sembravano abbastanza innocui sotto il profilo economico – due euro di qua, due euro di là – ma alla fine hanno inciso piuttosto significativamente sul saldo finale. Quando poi sono passata alla piega direttamente nelle mani della titolare, dopo quello ad acqua m’è toccato anche il lavaggio del cervello. Perché ho confessato con leggerezza che a casa uso la piastra, e la tipa mi ha squadrato con l’aria di una che non aveva mai ascoltato una simile nociva stronzata. Perché? E io: mi vengono meglio i capelli, evidentemente (l’avverbio in effetti l’ho taciuto. Per cortesia. Anche se non era difficile desumere dal contesto. Quale vuoi che sia il motivo per cui uso la piastra, perché già che l’ho scaldata di primo mattino mi ci posso anche friggere una mozzarella in carrozza?). A quel punto è partita la reprimenda che ha toccato vertici di pathos altissimi lì dove la signora – peraltro affabile e ammodo – s’è sentita in dovere di prendere le parti dei miei capelli tipo pièce teatrale. Proprio in senso letterale. Se i suoi capelli potessero parlare ecco cosa le direbbero! E poi giù con la Madama Butterfly pilifera che è durata non meno di un quarto d’ora. Ho provato a obiettare: ma a me non sembrano molto indeboliti. Sono sottilissimi, d’accordo, ma lo sono sempre stati da quando ricordo, cioè da sempre. E lei: perché è ancora giovane! Ha tuonato. Ne riparleremo quando sarà in menopausa! Non lo sa come cambia il corpo delle donne? Chenesò, mi ha messo a disagio. Senza contare che il prezzo della piega, che partiva dal modello base di 15 euro, con gli optional della Valentina a conti fatti è lievitato a 29. Per una piega, concorderanno le gentili signore in linea, non è poca cosa. Che vi devo dire. Da questa e altre cose credo di cominciare a capire che rispetto all’eremo campagnolo dove mi sono autoesiliata negli ultimi dieci anni, qualcosa è cambiato. E’ cambiato di sicuro.  Benvenuta in città, Mrs. Middle.