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Quesiti metropolitani


Gli autobus di Padova portano scritto in fronte il numero della linea di cui seguono il percorso, e l'indirizzo del capolinea congruente con la direzione in cui stanno percorrendo la città. Il numero rimane lo stesso in tutte e due le direzioni, mentre l'indirizzo del capolinea cambia a seconda che il percorso vada da nord a sud o da est a ovest, e viceversa.E con ciò, credo di aver enunciato una legge del traffico metropolitano che vale ai quattro angoli del mondo in qualsiasi paese in cui le finanze consentano di organizzare e  mantenere un servizio di trasporto pubblico. Ché se poi invece mi sbaglio, e per caso voi avete visitato un paese in cui il display degli autobus, invece del numero di linea e indirizzo finale, fa scorrere la ricetta della coda alla vaccinara, me lo fate sapere e io aggiorno la notizia sul blog in tempo reale.Per il momento, in assenza di notizie che stimolino un contraddittorio sul tema, la domanda del giorno è la seguente: se l'autobus su cui sei appena salito, ragazzino, reca scritto in fronte: 18 - via Siracusa, perché senti l'esigenza di domandare all'autista: scusi, va in via Siracusa? No, perché tempo fa in una situazione analoga, avevo lamentato la scomparsa dell'insegnamento della matematica dalle scuole elementari. Ed è brutto scoprire che, oltre a quella, anche la lettura è stata tragicamente rimossa dagli insegnamenti di base. Più che altro spinge a chiedersi: ma allora alle elementari che cazzo si fa?