middlemarch

Due come loro


Una parte la mattina di buon'ora piena di ottime intenzioni. Vuole smetterla di fare polemica, auspica di accrescere sensibilmente il livello di armonia cosmica, invoca l'apertura del suo occhio interiore verso scenari di felicità minimale, si dice insomma disposta a tutto pur di contribuire alla crescita esponenziale del livello di good vibrations planetarie.Poi esce in pausa pranzo perchè s'è fatta una certa e qualcosa nello stomaco bisogna pur mettere e qual'è la prima cosa che vede sul giornale? Giuliano Ferrara che bacia la mano a Ratzinger.Va da uno all'altro, dall'altro all'uno, e si chiede: cos'è che mi fa più schifo? Ferrara che bacia? Ratzinger che si fa baciare? Il gesto untuoso e cortigiano di un uomo che dovrebbe essere libero secondo la costituzione dello stato di cui possiede la cittadinanza, e che malgrado questo abbassa la testa e si piega a un cerimoniale che a me sarebbe stato sul culo anche ai tempi di Domiziano dominus e deus, figuriamoci oggi?Oppure quello che dicono? Quello che non dicono pur pensandolo perchè perfino loro sanno che c'è un limite pericoloso da superare? Quello che tramano? Quello che proclamano? Quello che hanno fatto e che faranno? Cos'è? Cos'è che mi indigna più di tutto?Sono rimasta lì a smozzicare il mio panino con zucchine e melanzane e non c'è stato verso di darsi una risposta ragionevole. Ci sono tanti modi di rovinarsi una pausa pranzo. E anche questo possiamo dire di averlo archiviato.Per la felicità minimale, ripassare un altro giorno.